TRENTODOC, AL VIA LA VENDEMMIA IN CASA FERRARI

di Giuseppe Casagrande

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Caldo africano, piogge, grandinate. Decisivo sarà iI meticoloso lavoro in vigna del "team" di agronomi della maison spumantistica trentina.

Ferrari Trento ha dato il via alla vendemmia 2023. In un’annata particolarmente problematica dal punto di vista meteorologico, con piogge copiose, intervallate negli ultimi giorni da giornate molto calde, determinanti e imprescindibili saranno la competenza e la profonda conoscenza delle pratiche di viticoltura biologica del "Team" di Agronomi della maison spumantistica Ferrari Trento. Per una verifica puntuale della maturazione dei grappoli, anche dopo le recenti grandinate, sono stati svolti monitoraggi più serrati del solito, così da poter procedere ad una scrupolosa selezione delle uve, per pigiare solo quelle in perfetto stato e ottenere la qualità desiderata.

La parola chiave della vendemmia 2023 è "resilienza"

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Matteo Lunelli, amministratore delegato e presidente delle Cantine Ferrari.

“La vendemmia 2023, tra le più complesse degli ultimi anni, ha come parola chiave "resilienza". L’andamento stagionale ha richiesto numerosi interventi e tutta la nostra esperienza per giungere ad una raccolta manuale selezionata, che possa incontrare i nostri elevatissimi standard di eccellenza" ha commentato Marcello Lunelli, vicepresidente di Ferrari Trento. "Abbiamo cominciato dai vigneti di Chardonnay a quota più bassa - ha aggiunto Marcello Lunelli, responsabile tecnico della Ferrari - poi proseguiremo con il Pinot Nero, salendo via via su quei terreni in cui le viti beneficiano di una maggiore escursione termica tra il giorno e la notte. Questa è la caratteristica, unica del territorio di montagna, che garantisce l’acidità delle uve, elemento fondamentale per la produzione di bollicine di alta qualità".

Marcello Lunelli: "Raccogliamo i frutti di un meticoloso lavoro quotidiano in vigna"

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Marcello Lunelli: "Raccogliamo i frutti di un meticoloso lavoro quotidiano in vigna, fatto di pratiche virtuose a garanzia della sanità delle uve: l’intensificazione delle attività di gestione del verde, l’impiego dei sovesci con essenze che nutrono e migliorano la permeabilità dei suoli, il mantenimento della biodiversità nei terreni, la lavorazione dei filari secondo una logica di massimo equilibrio vegetativo".

La certificazione "Biodiversity friend" in tutti i vigneti della famiglia

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Alessandro, Marcello, Matteo e Camilla Lunelli nei vigneti di famiglia.

L’impegno in ogni passaggio, dalla vigna al calice, che contraddistingue Ferrari Trento da 121 anni, si concretizza sempre più nella grande attenzione ai temi della sostenibilità, confermati dalla certificazione biologica "Biodiversity friend" ottenuta nel 2015 di tutti i vigneti di proprietà nel 2017 e nella richiesta agli oltre 700 conferenti di rispettare il protocollo di viticoltura di montagna salubre e sostenibile con il protocollo "Il Vigneto Ferrari". In tale visione a lungo termine, rientra anche l’aver investito in terreni sempre più differenziati per altitudine ed esposizioni, una scelta assolutamente determinante e attuale, finalizzata a mantenere costante la qualità dei Ferrari Trentodoc, le "bollicine di montagna" per eccellenza made in Italy.

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