di Giuseppe Casagrande
Giuseppe Casagrande consegna la Clessidra di Platino a Paolo Endrici
Nuovo prestigioso riconoscimento per la storica cantina di San Michele all'Adige, una delle più antiche (1885) del Trentino, premiata con la clessidra di platino.
Nuovo prestigioso riconoscimento per la cantina Endrizzi di San Michele all'Adige, una delle più antiche (fu fondata nel 1885) del Trentino. Una storica famiglia di viticoltori gli Endrici (Endrizzi nel dialetto locale) con i pionieri Francesco e Angelo che al tempo degli Asburgo introdussero accanto ai vitigni autoctoni della Piana Rotaliana (Teroldego e Lagrein) alcuni vitigni internazionali, Cabernet e Merlot in particolare. Oggi Paolo Endrici assieme alla moglie Christine e ai figli Lisa Maria e Daniele, laureati rispettivamente a Bordeaux e a Geisenheim, seguono la filosofia degli antenati basata sull'amore per la natura e per il rispetto dell'ambiente che ci circonda. Filosofia permeata di sensibilità ecologica per la biodiversità, non disgiunta da una spiccata correttezza nelle relazioni commerciali in Italia e all'estero. "Buono, pulito e giusto il nostro motto" ci suggerisce la moglie di Paolo, Christine, architetto, di origine teutoniche (è nata a Reutlinger nei pressi di Stoccarda). Premessa indispensabile per ottenere dei vini freschi come il vento della Piana Rotaliana e profumati come i boschi delle Dolomiti".
Foto di gruppo della famiglia Endrici. In primo piano il sommelier altoatesino Eros Teboni
La lotta contro i parassiti è affidata agli uccelli che mangiano gli insetti e alla tecnica della cosiddetta "confusione sessuale". Nei vigneti della famiglia Endrizzi (Masetto, Kinderleit, Pian di Castello) gli uccelli trovano un habitat favorevole grazie ai numerosi nidi collocati su ogni ettaro di terreno. Ed è proprio così che passerotti, cinciallegre, scriccioli, pettirossi, pipistrelli combattono una lotta diurna e notturna contro gli insetti indesiderati come la tignoletta e la cicalina. A sua volta le malattie fungine della vite (peronospera, oidio, mal dell'esca, muffa grigia e altre ancora) sono trattate in modo naturale con rame e zolfo. Cantina storica, dicevamo, ma anche moderna e soprattutto ecosostenibile. "Abbiamo scelto un approccio all'agricoltura - confessa Paolo Endrici - in linea con la transizione ecologica in atto nel mondo. A questa filosofia si ispira anche la costruzione della nuova ala della nostra cantina secondo i principi della bioarchitettura".
Oltre alle tenute trentine, gli Endrizzi possiedono due poderi in Toscana nella zona del Morellino di Scansano: Serpaia e Maremmello. Siamo in piena Maremma, 30 ettari di pendii che degradano dolcemente verso il mare. I vini maremmani (Serpaiolo, Morellino, Mèria a base di Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot) interpretano fedelmente la filosofia di produzione della cantina di San Michele. Filosofia che ritroviamo nella linea classica Endrizzi: dal Sauvignon Blanc al Traminer, dal Pinot Grigio al Riesling, dal Teroldego al Lagrein con la novità del simpaticissimo Dalis (acronimo dell'ultima generazione Endrici, Daniele e Lisa, una cuvée di Chardonnay, Sauvignon e Nosiola) anche in versione Rosé (Teroldego e Sauvignon Blanc). Linea che affianca le nobili bollicine Trentodoc Piancastello e i grandi cru Masetto di Faedo, terroir di famiglia (Gran Masetto in primis).
La guida "Il vino per tutti" ha voluto premiare il Gran Masetto, fiore all'occhiello dell'azienda Endrizzi, con la clessidra di platino. Questo gioiello nasce grazie alla collaborazione con l'Istituto Agrario di San Michele all'Adige Fondazione Mach e alla mano sapiente di due enologi di caratura internazionale: Vito Piffer e Hartmann Donà. La località Masetto che dà il nome a questo grande vino d'autore sorge sul conoide del rio Faedo dove il calcare si mescola ad un suolo di origine porfirica. Il Gran Masetto, Teroldego in purezza, è vinificato con un parziale appassimento delle uve così da rafforzare la struttura del vino. Colore rosso rubino intenso, al naso è ampio e complesso con piacevoli sentori di piccoli frutti di bosco maturi, note tostate di spezie e vaniglia, sfumature eteree. Al palato esprime tutta la sua potenza: caldo, pieno con un finale incredibilmente suadente che accarezza la bocca. Un vino opulento, sontuoso, da standing ovation. Un vino ideale per accompagnare carni rosse, brasati, selvaggina in particolare.
Cantina Endrici
Località Masetto 2, 38098 San Michele all'Adige (TN)
Tel. 0461 662672
www.endrizzi.it