UNA FAVOLA CHE ARRIVA DALLA CALABRIA

di redazione@itinerarideisapori.it

Stemma Araldico Vivacqua itin 570

Caro Presidente Francesco Vivacqua; non ci hai mai detto che vieni da una famiglia che si identifica in uno Stemma Araldico

Risposta: E’ una sorpresa anche per me! Devo questa piacevole scoperta al riconoscimento della Cittadinanza onoraria da parte del Sindaco Avv. Roberto Ameruso, Sindaco di Tarsia che è il paese di origine dei miei antenati più prossimi.

Ma per questo hai ricevuto la cittadinanza?
Risposta: No. Ma per le attività culturali che ho sempre voluto legare, come Presidente di Cultura&Solidarietà, a Tarsia ed al Territorio Tarsiano oltre che della valle del Crati.

Perché in buona parte del Territorio del Crati sono presenti Palazzi denominati Vivacqua a testimonianza di una origine Borghese della famiglia, di latifondisti e di amministratori di beni di grandi famiglie che avevano preso dimora in quell’area che aveva tutte le caratteristiche di salubrità e tranquillità

Sono tanti i Comuni attraversati dal Crati: a memoria ricordo: Tarsia Belsito, Bisignano, Castiglione Cosentino, Cosenza, Lappano, Lattarico, Luzzi, Montalto Uffugo, Rende, Rose, Rovito, Terranova da Sibari, Cassano all'Ionio, Corigliano-Rossano.

Peraltro la presenza umana è documentata, nel territorio, già dalla Preistoria, è dal l'età del Ferro, che segna la prima grande fioritura culturale delle genti.

I Tarsiani, orgogliosi e forti .della propria storia, ne parlano poco ma la sostanza la si riscontra nelle testimoniane storiche del territorio e delle famiglie...

FRANCESCO VIVACQUA itin 570 txt

Quindi la storia è lunga
Risposta: l’antenato più noto è il mio omonimo Avv. Francesco Vivacqua, scomparso nel 1851 che oltre ad avere avuto un’attività prestigiosa come magistrato e Procuratore Generale della Gran Corte Criminale delle Calabrie, è stato anche un uomo di grande cultura umanistica avendo fondato a Cosenza l’Accademia Culturale Cosentina ed ha avuto rilevanza anche nello sviluppo economico del Territorio quale Presidente della Reale Società Economica della Provincia di Cosenza corrispondente alle nostre Camere di Commercio attuali.

Peraltro Membro del Parlamento Nazionale Napoletano negli anni 1820 e 1821 come racconta Vincenzo Fontanarosa nel suo volume di memorie e documenti (www.liberliber.it) ed abitava in Vico del Carminiello 51 al 3° Piano. Caso strano anch’io ho compiuto i miei studi a Napoli ed avevo preso casa al Vomero.

Una famiglia che inizia la sua storia circa nel 1400, considerato che se ne inizia a parlare nel 1444 con riferimento a Lionetto Vivacqua di Oriolo in provincia di Cosenza, un vero mecenate, che nasce da Pantaleone, presumibilmente nato tra il 1395ved il 1400.

Notizie che ho recuperato dall’Istituto Araldico Nazionale di Firenze e dalla Biblioteca Nazionale di Roma. Anche mio padre, Emilio, nato appunto a Tarsia nel 1914, ha lasciato tracce indimenticabili tra Calabria e Basilicata e Puglia che, per non smentirsi ha spostato una Calabrese di Catanzaro Città.

Comunque caro direttore di www.reallynews.it ti proporrei di ritrovarci per raccontare la storia della mia famiglia in più puntate.

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