Di Giuseppe Casagrande
Anche la Cantina delle Sarche ha aderito al progetto "Impetus": quattro anni per trovare metodologie e tecniche efficaci contro il cambiamento climatico che sta colpendo il settore vitivinicolo.
Non passa giorno che sulla stampa, in televisione, nei dibattiti politici non si parli di "climate change". Il cambiamento climatico sta colpendo pesantemente l'agricoltura europea ed in particolare il settore vitivinicolo. Da qui l'urgenza di affrontare il problema con un'ottica internazionale al fine di trovare delle soluzioni efficaci che sappiano adattarsi alle nuove sfide imposte da ecosistemi in continua evoluzione. La Cantina di Toblino, da sempre attenta alla tutela del territorio, ha aderito al progetto " Impetus" per incentivare una viticoltura lungimirante e rispettosa dell’ambiente. "Impetus" affronta il tema della sostenibilità con azioni concrete per rispondere in modo efficiente ed efficace all’emergenza climatica e ambientale.
Il programma lanciato dall’Unione Europea nei prossimi quattro anni coinvolgerà sette aree bioclimatiche: dalle coste spagnole della Catalogna alle spiagge artiche del Troms in Norvegia, per poi passare a territori mediterranei, continentali e atlantici, fino ad arrivare alle pendici del Monte Bondone in Trentino, nella Valle dei Laghi. L’obiettivo è analizzare e proporre metodologie e tecniche adattabili in tutte le sette regioni selezionate, dando da un lato un contributo a viticoltori e agricoltori europei e fornendo dall’altro modelli di gestione del territorio agli enti e alle autorità locali.
Viticoltura, risorsa economica e culturale da salvaguardare
Gli splendidi vigneti dell'antica Mensa Vescovile coltivati dalla Cantina Toblino alle Sarche
La viticoltura è una risorsa economica e culturale da preservare: per questo la Valle dei Laghi, zona vocata alla produzione di uve e vini d’eccellenza, diventa la protagonista di un progetto di studio che va a testare modelli di simulazione, governance e supporto alle decisioni, nuovi vitigni e spostamento delle aree coltivabili, gestione e valutazione integrata del rischio, attivazione del patrimonio culturale materiale e immateriale. Eurac Research, centro di ricerca con sede a Bolzano, curerà l’indagine ideando, provando e implementando soluzioni capaci di gestire in modo ottimale la risorsa più preziosa, l’acqua. Proprio questo fattore ha coinvolto due importanti partner, essenziali per la riuscita del progetto e per la gestione sana e responsabile in viticoltura dell’elemento: il Bacino imbrifero montano (BIM) Sarca-Mincio-Garda e MobyGIS, azienda trentina che si occupa di modellazione e ottimizzazione del ciclo dell’acqua.
A Parigi interverrà Carlo De Biasi. Tema: gli spumanti Trentodoc
Il direttore della Cantina Toblino Carlo De Biasi
Il tema della sostenibilità e del cambiamento climatico verrà inoltre trattato da Carlo De Biasi, direttore generale di Cantina Toblino e vicepresidente di Lien de la Vigne – Vinelink international, al prossimo convegno dell’Associazione internazionale nata nel 1992 per la ricerca e l'innovazione vitivinicola. L'intervento, in programma venerdì prossimo 1° aprile a Parigi presso la Maisons des Arts e Metiers, dal titolo How to try to mitigate the effects of climate change for the production of Trento DOC sparkling wine, tratterà gli effetti del cambiamento climatico sulle coltivazioni viticole montane dedicate alla produzione di spumanti Trentodoc. Al convegno saranno presenti numerosi produttori vitivinicoli, europei e non solo, che condivideranno le proprie esperienze sul campo.
“Chi lavora quotidianamente la vigna – dichiara Carlo De Biasi – nei prossimi anni dovrà compiere scelte decisive per affrontare al meglio le conseguenze del cambiamento climatico. Oggi abbiamo strumenti che ci permettono di mitigare gli effetti ambientali negativi sulla qualità di uve e vini. Possiamo fare analisi e studi di vocazionalità con strumenti all’avanguardia che permettono di sviluppare, ad esempio, la viticoltura in aree a quote altimetriche superiori alla media, al fine di preservare l’eleganza e la fragranza dei vini. Tutto questo ci permetterà nel prossimo futuro di migliorare la qualità delle uve attraverso una viticoltura innovativa, attenta, rigorosa e sostenibile”.
Cantina Toblino: una realtà fatta di 600 soci viticoltori
Situata al centro dell'incantevole Valle dei Laghi, a Nord del Lago di Garda ed a Sud delle Dolomiti di Brenta e poco distante dalla città di Trento, Toblino è un nome di rilievo nel mondo del vino. Nota come storica cantina sociale, offre un'ospitalità elegante e genuina e allo stesso tempo un innovativo laboratorio a cielo aperto, dove la ricerca viticola ed enologica porta ogni giorno a realizzare vini di qualità, con una particolare attenzione per l'ambiente. Oggi l’azienda agricola Toblino Srl coltiva i 40 ettari dell’antica Mensa Vescovile in regime biologico, mentre la Cantina riceve le uve da più di 600 soci viticoltori per un totale di oltre 850 ettari vitati. In alto i calici.
Cantina Toblino
Via Lónga, 1 38072
Sarche di Calavino TN
Città del Vino
0461 564168
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www.toblino.it