di Giuseppe Casagrande
I due prodotti storici "Bastardo" e "Morlacco" continuano a mietere allori. Sul podio anche il top delle produzioni casearie della montagna italiana.
Malgari o malghesi? Chiamateli come volete, non importa. Su una cosa sono tutti d'accordo: sono loro i veri custodi della montagna. Ed è al loro modello di resistenza che dovremmo affidare le sorti della montagna sempre più in balìa dei cambiamenti climatici e dei disastri ambientali.
Il concetto è stato ribadito in occasione della ventiseiesima edizione della Mostra dei formaggi Bastardo e Morlacco del Grappa che si è svolta a Malga Campocroce di Borso del Grappa organizzata da A.Pro.La.V., l'Associazione regionale produttori latte del Veneto.
Anche quest'anno la rassegna estiva ha centrato l’obiettivo di promuovere e valorizzare i formaggi del Massiccio del Grappa e della montagna italiana, oltre a riportare sotto la luce dei riflettori l’eroico lavoro svolto dai responsabili delle malghe dell'intero arco apino.
I produttori "eroici" dell'area montana del Massiccio del Grappa
In occasione dell'inaugurazione della Mostra alle numerose autorità presenti sono state evidenziate le problematiche che interessano l’area montana del Massiccio del Grappa: dalla viabilità difficoltosa alla mancanza della linea telefonica.
A questi disagi, noti da tempo, nell'ultimo anno si sono aggiunti gli spaventosi aumenti dei costi degli alimenti zootecnici, dell’energia e del gasolio e la siccità, che ormai da moltissimi mesi attanaglia l'Italia, mettendo in crisi le aziende del comparto zootecnico e agroalimentare.
Ma al di là dei problemi e della solidarietà espressa dalle autorità ai produttori, i veri protagonisti della rassegna sono stati i formaggi che hanno partecipato numerosi al 22° Concorso dei formaggi Bastardo e Morlacco del Grappa e alla nona edizione del Concorso formaggi della Montagna italiana.
Classifica finale per la categoria "Morlacco del Grappa"
Il primo posto del concorso riservto al Morlacco del Grappa è stato assegnato a Malga Cabion di Borso del Grappa (Treviso). Al secondo posto si è classificata Malga Val dee Foie di Borso del Grappa. Terza classificata Malga Mure di Pieve del Grappa (Treviso). Il Morlacco, oggi Presidio Slow Food, originariamente era fatto con il latte delle capre e delle pecore.
Il nome deriva dalla presenza dei Morlacchi, pastori nomadi che ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia lasciarono (qualche storico sostiene che furono cacciati poiché troppo litigiosi) il canale della Morlacchia (Dalmazia) e si insediarono sul Massiccio del Grappa.
È uno dei pochi formaggi a pasta molle fatto con latte vaccino intero sgrassato. Un tempo era considerato il formaggio dei poveri, oggi è una chicca. Un foraggio raro e prezioso apprezzato dai buongustai. Il latte è quello delle vacche Burline, unica razza bovina autoctona del Veneto, oggi a serio rischio di estinzione.
Classifica finale per la categoria "Bastardo del Grappa"
Prima classificata Malga Cabion di Borso del Grappa (Treviso) che conquista un'altra medaglia d'oro. Il secondo posto è stato assegnato a Malga Coston da Quinto di Borso del Grappa (Treviso). Al terzo posto Malga Bocchette di Seren del Grappa (Belluno). Il "Bastardo del Grappa" è prodotto con latte vaccino semigrasso, la cui produzione risale all’800.
Fu chiamato così perché è un ibrido di lavorazione tra l’Asiago pressato e l’Asiago d’allevo. È un prodotto tradizionale degli alpeggi del Grappa. Va consumato crudo come antipasto o secondo piatto, ma può essere anche fritto o scottato alla griglia. È reperibile nelle malghe del Grappa e nelle latterie della zona da giugno a ottobre.
Classifica finale del concorso Formaggi della Montagna Italiana
Al 9°Concorso Formaggi della Montagna Italiana hanno partecipato oltre produttori provenienti da varie regioni d’Italia con una consistente fetta, perrestare in tema, di casari friulani, grazie alla collaborazione che da tre anni A.Pro.La.V. ha allacciato con l'ERSA del Friuli Venezia Giulia. I numerosi premi assegnati hanno confermato l’eccellente qualità dei formaggi in gara: al primo posto della classifica a pari merito, con 89 punti, si sono piazzate Malga Tuglia e Malga San Giacomo, entrambe della provincia di Udine, e l’Azienda Agricola Liliana (Belluno).
Al secondo posto ex aequo Malga Dosso di Sotto (Vicenza) e Malga Pramosio (Udine). Sul erzo gradino del podio sono salite Malga Larici di Sotto (Vicenza) e Malga Pian Mazzega (Pordenone). La rassegna estiva si è, quindi, confermata una manifestazione estremamente importante per promuovere e valorizzare i formaggi d'alta quota e il territorio montano. Un plauso, infine, meritatissimo, ai produttori impegnati anche in tempi difficili a tenere alto il prestigio del settore caseario italiano.