di Giuseppe Casagrande
La storia e la magnificenza della cinquecentesca dimora, sede di rappresentanza della casa spumantistica Ferrari, è raccontata in due splendidi volumi curati dall'architetto Michelangelo Lupo.
"A Gino che ha trasmesso a tutti noi l'amore per questa Villa e per questi luoghi meravigliosi". Questa la dedica che la famiglia Lunelli ha voluto riservare a Gino Lunelli, che nel 1990 convinse Teofilo Alessandro Salvadori, proprietario della storica Villa Margon, a cedere la splendida dimora cinquecentesca con l'impegno di tutelarla e valorizzarla per farne - è storia di oggi - la prestigiosa sede di rappresentanza della casa spumantistica Ferrari di Ravina di Trento.
La storia e la bellezza di questo capolavoro del Rinascimento trentino
Per omaggiare questa splendida residenza rinascimentale, "Villa di delizie" e "ars agraria" nascosta tra i boschi, i prati e gli storici vigneti della tenuta, la famiglia Lunelli ha dato alle stampe un'opera monumentale in due volumi, frutto del lavoro dell'architetto Michelangelo Lupo. Cultore del bello e appassionato di storia, Michelangelo Lupo ha dedicato ben cinque anni di studi e ricerche per portare alla luce la straordinaria eredità storico-artistica di questo gioiello incastonato alle pendici del Monte Bondone. Due volumi che raccontano la storia e la bellezza di questo capolavoro del Rinascimento trentino.
Quegli affreschi del Cinquecento che decorano le sale della residenza
Presentando l'opera Matteo Lunelli, presidente e amministratore delegato della maison spumantistica Ferrari, ha confessato che "la meraviglia e le emozioni di chi visita per la prima volta Villa Margon sono le stesse che hanno convinto la nostra famiglia ad acquistarla più di 30 anni fa. Un luogo magico dove il tempo sembra essersi fermato e dove il paesaggio è lo stesso da più di 500 anni come testimoniano gli affreschi che decorano le maestose sale dell'antico "palagio con orto e giardino" così ben descritto dal cronista del Concilio di Trento Michelangelo Mariani".
Un percorso che salendo da Ravina esalta arte, bellezza e paesaggio
"Villa Margon - ha aggiunto con orgoglio Matteo Lunelli - è il racconto del legame della famiglia Lunelli con il territorio sui cui abbiamo fondato il nostro Gruppo: dalla ricerca dell'eccellenza in ogni dettaglio all'impegno verso la promozione e la tutela della nostra terra. Da anni, infatti, promuoviamo Villa Margon all'interno del Percorso del Bello e del Buono. Un'esperienza tra gusto, arte, bellezza e paesaggio che inizia a Ravina con la visita delle Cantine Ferrari, si immerge nello splendore dell'antica dimora cinquecentesca per poi concludersi con un momento gourmet alla vicina Locanda Margon, il ristorante dello chef stellato Edoardo Fumagalli. Il nostro augurio è che questo volume, grazie al prezioso lavoro dell'architetto Lupo, possa dare ulteriore valore ai tesori custoditi nelle sale affrescate della Villa e permetta di trasmettere a chi non l'ha ancora visitata, la magnificenza di questo gioiello architettonico".
Una "Villa di delizie" e di attività ricreative
Il primo volume "Villa Margon: il Rinascimento a Trento" (casa editrice Skira) di carattere prevalentemente fotografico (splendide le foto di Massimo Listri) si apre con una introduzione del prof. Davide Rampello, regista televisivo e manager culturale. Villa Margon - racconta - edificata su un antico insediamento benedettino, era "Villa di delizia", luogo ameno di villeggiatura dove dedicarsi all'otium e alle attività ricreative nel pieno godimento della natura, del simposio, dell'arte, della musica, della poesia, della caccia. Era luogo di vacanza, di svago, di riposo, ma anche di grandi feste e balli a cui partecipavano artisti e celebrità di tutta Europa.
Ma non solo ozio e attività ricreative. I nobili che si recavano nelle loro "ville di delizia" praticavano anche l'"Ars agraria" durante la vendemmia, la mietitura, la raccolta dei bachi da seta e sovrintendevano i momenti cruciali della vita imprenditoriale dell'epoca, comprese le attività agricole.
Un luogo ameno di villeggiatura, ma anche di lavoro e operosità
Villa Margon ha sempre rappresentato questo: un luogo ameno di naturale bellezza dove l'arte, il riposo e la meditazione convivevano con il lavoro e l'operosità. Politici, cardinali, prelati, artisti e signori si ritiravano in questi luoghi per rigenerare il fisico e lo spirito mentre i vigneti, i prati, i boschi, le aie, i campi e gli allevamenti, sollecitati dai saperi dell'uomo, producevano vino, cereali, legumi, verdure, frutta, formaggi, carni. Le famiglie aristocratiche e le figure ecclesiastiche che in passato hanno governato la villa e i suoi poderi hanno avuto la lungimiranza di riconoscere i frutti di questo territorio e, con la loro visione e le loro risorse, hanno saputo propiziarne la valorizzazione.
L'appassionato lavoro di ricerca dell'architetto Michelangelo Lupo
L'architetto Michelangelo Lupo, torinese d'origine, trentino d'adozione, storico dell'arte, già direttore del Museo del Buonconsiglio, presentando il volume, ha sottolineato il valore storico di Villa Margon riportata all'antico splendore attraverso vari cicli di restauri, il più significativo dei quali si è svolto negli ultimi tre anni sotto la direzione dello stesso Michelangelo Lupo. "Questa pubblicazione - ha confessato - è il frutto di un importante lavoro di ricerca che mi ha appassionato consentendomi di scoprire all'interno di questa residenza signorile la bellezza, la ricchezza e la qualità delle opere conservate. Uno scrigno prezioso che rendono Villa Margon davvero un unicum".
Dagli anni Novanta è sede di rappresentanza della casa spumantistica Ferrari
Marcello, Matteo, Camilla e Alessandro Lunelli
"Parallelamente al mio impegno - ha aggiunto Michelangelo Lupo - va sottolineata l'opera meritoria, da autentici mecenati, della famiglia Lunelli che ha rispettato e valorizzato Villa Margon promuovendola anche a livello internazionale e riportandola al centro della vita culturale cittadina". Sede di rappresentanza, dagli anni Novanta, della casa spumantistica Ferrari, la villa è aperta al pubblico e a tutti gli appassionati di arte ed enoturismo per le visite guidate. "Una visita che vale il viaggio" ha commentato Michelangelo Lupo.
Il secondo volume approfondisce la storia, l'architettura e i tesori d'arte
Il secondo volume, di taglio scientifico, nato dopo anni di ricerche da parte dell'architetto Michelangelo Lupo nelle biblioteche, negli archivi e nei musei italiani, tedeschi, austriaci, inglesi, per rintracciare fonti e materiali concernenti affreschi e opere presenti nella Villa, offre uno studio approfondito sulla storia, sull'architettura e sui tesori d'arte della dimora che comprende anche l'adiacente caseggiato rustico con i merli, la severa torre di guardia e la graziosa cappella in stile neogotico. Il volume presenta 14 capitoli ricchi di informazioni con duemila note, 700 voci bibliografiche e 41 pagine di tavole grafiche. Inoltre contiene 90 documenti trascritti: atti notarili, inventari, estimi catastali, testamenti, patti nuziali, investiture feudali.
La residenza è circondata da un parco e dai vigneti della tenuta Lunelli
Villa Margon è una delle più sontuose residenze signorili costruite nel Cinquecento. Appare quasi come un miraggio, immersa in un grande parco di 135 ettari con giardino all'inglese. Nascosta tra i boschi, in un paesaggio di rara bellezza, alle pendici del Monte Bondone, è circondata dai vigneti della tenuta Lunelli. Ed è proprio dalle nobili uve di questi vigneti che nascono le bollicine Ferrari Trentodoc conosciute ed apprezzate in tutto il mondo. Caratterizzata da un portico sormontato da eleganti loggiati, nelle sue stanze si respirano cinque secoli di storia, a partire dalle vittorie dell'imperatore Carlo V le cui gesta sono esaltate in uno dei cicli di affreschi che impreziosiscono la villa. Altri cicli di affreschi raccontano gli episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento. Meravigliosi sono anche gli affreschi dedicati ai dodici mesi dell'anno. Significativo il fatto che ben tre dei 12 mesi di questo ciclo siano dedicati al mondo della vite e del vino, a conferma della lunga tradizione vitivinicola del Trentino.
Una straordinaria collezione di opere d'arte, mobili antichi e quadri
Di grande valore anche la collezione di opere d'arte tra cui alcune sculture - splendida l'opera "Amore e Psiche" dell'atelier di Antonio Canova - mobili antichi di arte fiamminga e tedesca, stufe di ceramica, specchi di Murano, arazzi e tessuti decorati, busti di alabastro, preziosi piatti di scuola bassanese, la biblioteca, la sala del Biliardo, una stube in cirmolo, la quadreria con i ritratti di alcuni personaggi del Settecento (tra i più famosi il ritratto di Giuseppe Antonio Lupis di Margon che porta la firma di Giovanni Battista Lampi, ritrattista alla corte della zarina di Russia, Caterina II). Uno scrigno di tesori. In occasione della pubblicazione dei due volumi, la casa spumantistica Ferrari ha realizzato anche una mappatura in tre dimensioni della Villa e del giardino. Sarà disponibile sui siti www.ferraritrento.com e www.gruppolunelli.it
Il volume "Villa Margon: Il Rinascimento a Trento" è disponibile in libreria in un cofanetto che racchiude i due volumi, al prezzo di 75 euro. Il volume fotografico potrà essere acquistato singolarmente al prezzo di 40 euro.