di Giuseppe Casagrande
Il presidente del Consiglio Provinciale di Trento Walter Kaswalder consegna l'Aquila di San Venceslao a Fiorentino Sandri (a sinistra) e Mario Pojer (a destra).
Prestigioso riconoscimento per la coppia Pojer & Sandri, titolari dell'Azienda agricola, Cantina e Distilleria di Faedo e Cembra, artefici (negli anni Settanta del secolo scorso) del Rinascinento del vino trentino in Italia e nel mondo. Ieri il Presidente del Consiglio Provinciale di Trento Walter Kaswalder ha consegnato ai due pionieri della vitivinicoltura trentina l'"Aquila di San Venceslao", la massima onorificenza che la Provincia Autonoma di Trento assegnata a personaggi e figure istituzionali che hanno onorato e valorizzato il Trentino nei vari campi della scienza, dell'economia, delle arti e delle discipline dello scibile umano, nonchè agli ospiti illustri che hanno promosso e valorizzato questa terra.
Il riscatto di un territorio un tempo povero come la Valle di Cembra
"Molti - ha spiegato Kaswalder - i motivi per assegnare ai due imprenditori trentini Mario Pojer e Fiorentino Sandri della Val di Cembra quella che è la nostra massima onorificenza, opera dello scultore Othmar Winkler". "Su tutti, però - ha precisato il Presidente - c’è la capacità di rappresentare ciò che di meglio il Trentino ha saputo dare e sa dare di sé. La loro avventura imprenditoriale e umana e la loro storia di successo è una testimonianza vivente della tenacia con la quale la nostra gente, in particolare delle zone un tempo più povere come la Valle di Cembra, ha saputo riscattarsi da una condizione di arretratezza storica".
Il presidente Kaswalder: "Un esempio da additare ai giovani"
Mario Pojer e Fiorentino Sandri festeggiano con il Brut Rosé della casa.
"La storia di Mario Pojer e Fiorentino Sandri è un esempio concreto che mi permetto di additare ai nostri giovani - ha aggiunto Walter Kaswalder - di come è il Trentino e di come dovrà essere, di come l’amore per la propria terra permetta di crescere forti per affrontare il mondo senza sensi di inferiorità. Con fierezza e coraggio, senza perdere l’umiltà che ci permette di imparare sempre, facendo delle proprie radici non un impedimento, ma una straordinaria opportunità".
Il successo imprenditoriale di due giovani ragazzi
Pojer e Sandri fondarono la loro azienda da giovanissimi nell’ormai lontano 1975, nel cuore di quegli anni Settanta del secolo scorso che parlavano il linguaggio delle fabbriche. Anni nei quali i giovani delle valli sognavano perlopiù un posto sicuro in un ufficio o nell’industria. Il mito della modernità, seppur già messo in discussione dalle élite intellettuali era ancora forte, ma i due ragazzi cembrani seppero guardare oltre l’orizzonte intuendo e poi, passo dopo passo, creando il futuro. Le loro storie personali erano le storie di molti giovani di quegli anni: Fiorentino Sandri metalmeccanico, Mario Pojer neodiplomato all'Istituto Agrario di San Michele all'Adige. Due biografie divise tra fabbrica e terra.
Dai banchi di scuola alle campagne: coraggio e fantasia
Mario Pojer e Fiorentino Sandri premiati dal giornalista Giuseppe Casagrande.
La solida preparazione ricevuta sui banchi e nelle campagne dello storico Istituto, oggi Fondazione Edmund Mach, da Mario Pojer; i piccoli risparmi sudati in officina da Fiorentino e due ettari di vigneto ereditati; un prestito da parte dei familiari; una partenza con mezzi rudimentali e fantasiosi; il coraggio al limite dell’incoscienza degli anni verdi e l’intuizione che buono e bello sono le facce della stessa medaglia. Una medaglia vincente che ritroviamo nei vini creati da quella che è stata ribattezzata come la coppia più "glamour" del mondo. Vini eccellenti che hanno fatto e fanno la storia del Trentino enoico: la Nosiola, il Müller Thurgau, lo Chardonnay, il Sauvignon, il Riesling, il Traminer, il Pinot Nero, il Faye, lo Zero Infinito (anche nelle versioni Cremisi e Perpetuo), gli spumanti metodo classico, l'Essenzia, il Merlino.
Vini eccellenti, etichette artistiche, tecnologie inedite in cantina
Vini eccellenti - dicevamo - etichette artistiche (famosa e fortunatissima quella di Albrecht Dürer, massimo esponente della pittura tedesca rinascimentale), recupero di lavorazioni antichissime, tecnologie di lavorazione inedite in cantina e una ricetta preziosissima: la cultura. Cultura tecnica e cultura umanistica: il saper fare e il saper raccontare con le immagini e i segni. Tra tutti i segni positivi e dai colori cangianti che i vigneti Pojer & Sandri hanno tracciato e tracciano sul territorio della Valle di Cembra. Congratulazioni vivissime anche da parte della direzione e della redazione giornalistica di "Itinerari dei Sapori" e "Piaceri della Vita".
In alto i calici. Prosit!