di Carmine Maione
A Pollena Trocchia, comune in provincia di Napoli, in pieno Parco Nazionale del Vesuvio, la parte più antica del vulcano, a 400 metri di altezza sul livello del mare, tra i vigneti eroici e storici del Monte Somma, riconosciuti patrimonio della tradizione e della tutela ambientale da un decreto ministeriale approvato lo scorso anno dai ministri dell’agricoltura, dei beni culturali e dell’ambiente per tutelare la viticoltura eroica sull’intero territorio nazionale, una famiglia di visionari ha dato vita alla produzione di vini di grande qualità.
Il Governo decise di affermare il principio che la valorizzazione di una viticoltura complessa può generare effetti ambientali e sociali oltre che economici. Proprio quei principi e quei valori adottati da sempre dalla famiglia Campanile che in questi giorni ha festeggiato i primi 10 anni di produzione vinicola, in Costiera Amalfitana sulla splendida terrazza a picco sul mare di Villa Pandora a Maiori. Dal primo momento si sono messi in testa di produrre vino in un territorio unico come il Monte Somma, dove la pendenza della “muntagna” è tale che avrebbe scoraggiato chiunque a dar vita ad una attività vitivinicola in condizioni così difficili.
I suoli delle vigne del Vesuvio sono un tesoro di biodiversità pedologica e la famiglia Campanile non ha mai avuto un attimo di esitazione. Amanti del territorio dove regna incontrastata la Catalanesca, un vitigno autoctono dalle potenzialità straordinarie, dopo l’acquisizione e la messa a coltura dei terreni abbandonati unita alla ricerca e all’applicazione delle migliori tecniche di lotta biologica, hanno fatto dell’azienda agricola Montesommavesuvio un modello unico di valorizzazione.
Un duro lavoro che ha portato con successo alla coltivazione di quei vitigni autoctoni che partecipano alla formazione del Lacryma Christi rosso, Lacryma Christi rosso barricato e Lacryma Christi bianco, della Catalanesca barricata, del passito di Catalanesca e della Falanghina, oltre a uno spumante di Catalanesca che sta conquistando gli amanti del vino. Stiamo parlando di Giuseppe Campanile, perito agrario ma per tutti il professore per la lunga carriera dedicata all’insegnamento, e di suo figlio Nicola, titolare dell’azienda fondata nel 2000, che oltre ad affiancare Giuseppe nel lavoro in vigna cura le relazioni e la parte commerciale.
Nicola ricorda gli inizi di questa straordinaria avventura: “non smetto mai di ringraziare mio padre per il coraggio e per essere stato un visionario”. Il marchio di fabbrica e il Katalà 36, un bianco reso spumante con la complicità dell’enologo Ernesto Buono (100% Catalanesca, 36 mesi di maturazione sui lieviti). Per raggiungere i vigneti è necessaria una vecchia Gip che Giuseppe guida con destrezza inerpicandosi lungo i sentieri a tratti ricoperti dalla natura selvaggia, ma una volta arrivati su la bellezza del panorama, con Napoli sullo sfondo, è tale da togliere il fiato.
Azienda Agricola Vitivinicola Montesommavesuvio
Via G. Mazzini 6, 80040 Pollena Trocchia (Na)
Tel. +39 3931532844
montesommavesuvio@live.it
www.montesommavesuvio.com