di Giuseppe Casagrande
E' la novità dell'estate assieme alla Grappa del Sole con l'etichetta disegnata da Riccardo Schweizer e dedicata al patriarca Arrigo Pisoni.
Chi ha i capelli argentati come il sottoscritto sicuramente avrà sentito parlare e magari avrà anche assaggiato il mitico rosolio preparato in casa dalla nonna. Un tipo di liquore, o meglio una soluzione liquorosa, particolarmente diffuso nell'Italia rinascimentale. Era il vanto della corte fiorentina di Caterina de' Medici, regina consorte di Francia, moglie di Enrico II, che conquistò i francesi anche grazie a questo liquore. In origine era preparato con i petali di rosa, zucchero ed alcol: da qui il nome rosolio. Ma col tempo le rose furono sostituite da altre essenze: fiori, frutta, spezie ed erbe aromatiche. Il nome, però, rimase sempre lo stesso: rosolio. Nome che giustifica l'etimologia, romantica: "ros solis", cioè rugiada del sole.
Un liquore preparato secondo un'antica ricetta trentina
Il rosolio preparato dalla Distilleria Pisoni di Pergolese è un liquore alla pesca preparato secondo un'antica ricetta della tradizione trentina: il succo di pesca viene miscelato con lo zucchero nella purissima Grappa Trentina Pisoni. Il liquore così ottenuto viene lasciato riposare per un paio di settimane prima di procedere all’imbottigliamento. Per sottolineare che si tratta di prodotti naturali e fatti come la tradizione richiede, sul collo della bottiglia è indicata la dicitura "Antiche Tradizioni" a riprova dell'artigianalità dei prodotti nel rispetto delle ricette tradizionali trentine.
"E' un vero e proprio sigillo che attesta l’altissimo livello della qualità del prodotto" precisa Giuliano Pisoni, mastro-distillatore della storica distilleria Pisoni. Il liquore alla pesca Pisoni, dal colore leggermente dorato, è gradevole e denota un giusto equilibrio tra la naturale dolcezza e quel gusto leggermente acidulo. Il naso percepisce il caratteristico profumo fruttato, tipico del succo di pesca con il quale è prodotto. L’etichetta del liquore alla Pesca è originale e d’ispirazione retrò. Il liquore alla pesca appartiene alla linea di distillati realizzati dalla distilleria Pisoni utilizzando gli aromi della frutta. Ne fanno parte anche il Limoncello, i liquori al Mirtillo, alla Mela Verde, ai Frutti di Bosco e alla Pugna.
La Grappa del Sole con la dedica di Riccardo Schweizer
Un inno all'estate è anche la Grappa del Sole Trentina Bio 50° Pisoni prodotta grazie all’esperienza tramandata di generazione in generazione, da oltre 170 anni, della famiglia Pisoni. La distillazione avviene ancora come si faceva un tempo, utilizzando gli alambicchi storici a firma Tullio Zadra, ancor oggi utilizzati nella storica distilleria e presenti in pochi esemplari. La selezione delle vinacce biologiche avviene esclusivamente da vigneti della Valle dei Laghi, zona vocata alla coltivazione delle uve. In ogni bicchiere di Grappa Pisoni si assapora così il risultato della distillazione delle vinacce che, giunte freschissime in Distilleria, esprimono tutti i profumi e le essenze dell’uva del territorio. La Grappa del Sole Trentina Bio 50° Pisoni è un distillato per palati esperti che regala piacevoli emozioni e ricorda le preziose montagne che fanno da cornice. Al palato risulta morbida, pur avendo un’elevata gradazione che ne esalta l’intensità.
"Fare grappa è un’arte trasmessa di padre in figlio e che si impara giorno dopo giorno in distilleria grazie a gesti artigianali e molte attenzioni nei confronti del prodotto" sostiene il mastro-distillatore Giuliano Pisoni. La Grappa del Sole Trentina Bio 50° è certificata biologica da ICEA, riconoscimento che si aggiunge al Tridente trentino, apposto sul collo della bottiglia a testimonianza che la grappa è trentina al 100% e che le materie prime utilizzate provengono rigorosamente da agricoltura biologica. L’etichetta, pulita ed elegante come la Grappa, è firmata da Riccardo Schweizer, l’artista amico del cuore del patriarca Arrigo Pisoni nei suoi ultimi anni di vita. Allievo di Pablo Picasso, Schweizer ha realizzato le etichette di molte grappe della famiglia Pisoni. L’etichetta della Grappa del Sole Trentina Bio 50° è caratterizzata da un sole coloratissimo, un’evocativa dedica all’amico Arrigo e la firma dell’artista. La dedica recita: "All’amico Pisoni, pieno di luce ed entusiasmo come questi dodici mesi tutti insieme".
Quegli storici alambicchi in rame del mitico Tullio Zadra
Da oltre tre secoli la famiglia Pisoni distilla la grappa con un processo che consiste nella divisione del distillato nelle sue tre componenti. L’artigiano "mastro-distillatore" procede con il taglio di testa, la prima parte – più volatile - del distillato ad uscire dall’alambicco Tullio Zadra, e poi con il cuore e la coda, la parte finale del distillato. È il cuore, trasparente come l’acqua e brillante come un diamante, che dà origine alla Grappa Pisoni. Quando esce dall’alambicco, questo prodotto limpido e concentrato, è posto in serbatoi d’acciaio inossidabile e qui, diluito con acqua purissima delle Dolomiti, viene lasciato riposare per far in modo che la parte alcolica si attenui e la filtrazione dia luminosità al prodotto. Per ottenere distillati di ottima qualità e raffinatezza a volte la famiglia Pisoni utilizza delle barriques nelle quali un tempo riposava il vino. Una tecnica questa che ha lo scopo di conferire alle grappe sapori e profumi derivanti dal contatto del vino con il legno.
L'affinamento della grappa in barrique varia da 3 a 15 anni
Il periodo di affinamento della grappa può variare a seconda del tipo di acquavite. L’affinamento in barriques è di circa tre anni, ma raggiunge durate ben superiori nel caso della Grappa Clessidra che riposa nelle botti di rovere anche oltre 15 anni. Un’ulteriore particolarità è rappresentata dalle Grappe Monovitigno Pisoni, provenienti da vinacce che daranno poi il nome ad ogni singola grappa. Ogni Grappa Pisoni viene sottoposta alle analisi chimiche e organolettiche da parte dell’Istituto di Grappa del Trentino e dopo aver superato l’esame, riceve il prestigioso "Tridente", il marchio che dimostra l’eccellenza del prodotto derivante dalle vinacce, esclusivamente trentine, e dell’accurato lavoro svolto dai distillatori nelle fasi di produzione.