di Giuseppe Casagrande
Ad una notte d'amore gli italiani preferiscono il cibo e il vino. Al secondo posto la contemplazione di un bel paesaggio. Il sesso figura solo al terzo posto
Chi l'avrebbe detto? Sorpresa: gli italiani preferiscono un bel piatto di spaghetti, la pizza o qualche altro peccato di gola, meglio se accompagnato da un calice di vino, ad una notte d'amore. Il sesso figura solo al terzo posto preceduto addirittura dalla contemplazione di un bel paesaggio. Questo il responso di un recente sondaggio estivo tra gli italiani. Insomma i piaceri del palato sono di gran lunga preferibili al sesso. A ribadire la grandissima ed esuberante passione per il cibo e per il vino degli italiani, che si concretizza non solo nella crescita del "fine dining", interrotta dalla pandemia, ma ripresa appena arrivato è il "liberi tutti", ma anche nella ricerca di "food experience" di ogni genere, nella frequentazioni di corsi di degustazione e di cucina, e nella condivisione spasmodica di foto e post dedicati al cibo sui social, il cosiddetto "food porn", è un curioso sondaggio di Gfk per XloveCam, portale di intrattenimento per adulti.
Tra i piaceri della vita anche la musica, la lettura, il silenzio
Dal sondaggio emerge che tra i piaceri della vita il 64% degli intervista indica che "assaporare un cibo delizioso" è il gesto che suscita maggior piacere in assoluto. Al secondo posto viene "l’esperienza della contemplazione di un bel paesaggio" (61%) e solo al terzo posto il piacere di "fare l’amore" (60%). Ancora, per il 56% il piacere si prova nel dedicarsi alle persone care, per il 55% ascoltando musica, per il 51% prendendosi durante la giornta momenti di pace e di silenzio per se stessi, mentre il 39% associa il massimo del piacere ad una qualche esperienza olfattiva. Al 33% degli italiani piace anche la lettura, ma c’è anche un 29% che mette in testa alle preferenze la degustazione di un buon vino. Un 26%, infine, trae il massimo del piacere dalla contemplazione di un’opera d’arte.
"Boom" della ristorazione italiana: vale 200 miliardi di euro
Altra statistica. Secondo il "Food Service Market Monitor di Deloitte", nel 2021 la ristorazione mondiale ha mosso un giro d’affari di 2.221 miliardi di euro, con una crescita del 15,6% con la sola area Asia-Pacifico che vale il 48% del totale, con le catene della ristorazione che pesano per un terzo del totale. In questo quadro complessivo, l’Italia, con i suoi prodotti di eccellenza, le sue tante Dop e Igp, i suoi grandi chef che sempre più spesso aprono all'estero, ma anche grazie ad una diffusione della sua cucina che è storica e legata a doppio filo ai fenomeni migratori di un passato neanche troppo lontano, detiene diversi primati: a livello mondiale, il valore mosso dalla cucina italiana è stimato in 205 miliardi di euro, e da sola vale oltre il 19% del giro d’affari dei ristoranti "full service", ovvero tutti i locali con servizio al tavolo.