KIWI DI LATINA IGP, IL VERDE CHE PIACE

di Edoardo Sala

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Il Kiwi Latina IGP oltre ad essere consumato come frutta da tavola, si presta bene anche a essere inserito nelle macedonie, o come base di marmellate, confetture, dolci, gelati, succhi, sciroppi e liquori. Introdotto nell'Agro Pontino negli anni '70, il kiwi è originario della Cina, dove le piante erano coltivate come viti ornamentali, mentre la prima varietà commerciale viene selezionata negli anni '50 dai neozelandesi. È conosciuto come frutto della Nuova Zelanda, dove solo all'inizio del Novecento alcuni missionari introdussero la coltivazione della cosiddetta Uva Spina Cinese, come veniva chiamato inizialmente il kiwi, che venne coltivato come pianta ornamentale. Soltanto dopo mezzo secolo di prove ed esperimenti si riuscì finalmente a ottenerne una varietà commerciale che, in onore all'uccello-simbolo del Paese, venne chiamata kiwi. Le piante da cui discende il Kiwi Latina IGP sono state introdotte in Italia all'inizio degli anni Settanta e si diffusero rapidamente. Il primo impianto sperimentale per la coltivazione del kiwi nel Lazio fu realizzato a San Felice Circeo nel 1971 a opera di Ottavio Cacioppo.

Caratteristiche

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Un frutto che deriva dalla specie botanica Actinidia deliziosa, cultivar Hayward. I frutti, a seconda delle loro caratteristiche, vengono commercializzati in due categorie: "extra" e "I". Il Kiwi di Latina IGP è costituito da grosse bacche di forma cilindrico-ovoidale, con altezza superiore al diametro. Presenta buccia sottile, di colore bruno chiaro con fondo verde, ricoperta da una fine peluria. La polpa è verde smeraldo, columella biancastra, morbida, circondata da una corona di piccoli e numerosi semi neri disposti a raggiera. Il sapore ha una sapidità tipica di dolce-acidulo gradevole che si raggiunge a completa maturazione. Il peso minimo è di 80 grammi. Consumato al giusto grado di maturazione, ha sapore dolce-acidulo, gradevole. Il frutto è consumato fresco opportunamente sbucciato e tagliato, ma può essere ottimo anche come base nell'industria di trasformazione dolciaria.

Le proprietà nutritive del kiwi

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Il kiwi è uno scrigno pieno di vitamina C; mangiando un kiwi se ne assume una quantità superiore rispetto a quella che si avrebbe con un limone, un peperone, un'arancia. Alla combinazione con vitamina E, rame e ferro si devono le proprietà antisettiche di questo alimento, che è un toccasana specie nei casi di anemia. Rinfrescante, dissetante, diuretico, il kiwi potenzia anche le difese immunitarie. È in grado di prevenire e alleviare i problemi circolatori connessi con la gravidanza, quali la pesantezza alle gambe, la telangectasia, le vene varicose e le emorroidi. L’acido ascorbico contenuto nel kiwi è in grado di trasformare il colesterolo in sali biliari, espellendolo dall’organismo e riequilibrando alcune funzioni fisiologiche importanti. Il kiwi si rivela molto efficace anche nella prevenzione della depressione, stanchezza cronica e disordini dell’apparato digerente (in virtù della presenza di un enzime conosciuto come actinidia).

Tecnica di lavorazione

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La raccolta del frutto, senza il peduncolo, avviene tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre. Questa, coincide con un grado Brix superiore al valore di 6.2° e la durezza al penetrometro (con puntale di 8 mm) non inferiore a 6 kg. Un buon raccolto è garantito anche da una buona impollinazione. Le piante femminili e maschili devono essere alternate in modo corretto: un maschio ogni 5/8 femmine.
In queste condizioni una pianta necessita di 2-3 anni prima di garantire una buona resa che può raggiungere anche i 40 Kg nelle piante adulte.

Area di produzione

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Il territorio di produzione del Kiwi di Latina è stato tra i primi in Italia a ospitare impianti specializzati della coltura dell'actinidia. A Torino nel 1978, durante il primo convegno sull'actinidia, la zona dell'Agro Pontino è menzionata come particolarmente vocata alla produzione del kiwi. Nel 1981, a distanza di soli tre anni, è realizzato un secondo convegno a livello nazionale a cura della Camera di commercio di Latina. A questo si sono susseguiti, ad intervalli regolari, altri convegni, seminari e mostre-mercato, non solo nel capoluogo pontino, ma anche a Cisterna di Latina e Aprilia. Tali incontri hanno consacrato la città di Latina e l'intero territorio circostante, compresa la parte meridionale della provincia di Roma, quale rilevante polo produttivo di kiwi in Italia, per buona qualità e pezzatura.

Conoscere Latina

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Sorta in seguito alla bonifica integrale delle paludi pontine, Latina, la cui prima pietra fu posta il 30 giugno 1932, è una delle più giovani città d'Italia. Fu fondata con il nome di Littoria e assunse la denominazione attuale nel 1946. Sorge nel cuore del fertilissimo Agro Pontino, in un territorio in larga parte pianeggiante. Il centro della città si trova a pochi chilometri dal mar Tirreno percorrendo via del Lido sino a Latina-Lido, la zona mare della città. Il clima relativamente mite della città ha caratteristiche proprie di una città affacciata sul mare ma risente anche dalla protezione del vicino Appennino, a Nord e a Est. Grazie alla combinazione di più fattori quali il clima, temperato umido, con mancanza o quasi di gelate, e le caratteristiche del suolo ricco di minerali di origine vulcanica ma allo stesso tempo sabbioso hanno favorito la coltura del Kiwi di Latina IGP.

Consorzio di Tutela Kiwi di Latina IGP
Via Carducci 7, Latina (LT)
Tel. +39 336 771147
consorziokiwi@pec.it 

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