Riceviamo da Angelo Serri e volenteiri pubblichiamo.
A marzo lo storico Festival di Fermo, a maggio Tipicità in blu ad Ancona e poi, fino a dicembre, il circuito di eventi del Grand Tour delle Marche. “Ci sarà da divertirsi con la “collezione” di Tipicità 2023!”, ha affermato il direttore Angelo Serri in occasione degli eventi milanesi di presentazione della nuova stagione di Tipicità, iniziata quest’anno da Londra con un’anteprima internazionale una quindicina di giorni fa e proseguita alla BIT con il debutto italiano. Dall’11 al 13 marzo il Fermo Forum ospiterà la trentunesima edizione di Tipicità Festival, da quest’anno inserita nel sito ufficiale del Ministero del Turismo “Italia.it” tra le manifestazioni italiane da non perdere.
Alla Borsa Internazionale del Turismo, significative le parole di Silvestro Serra, direttore di Touring: “La proposta turistica dell’Italia deve essere necessariamente di qualità: noi sappiamo fare questo! Con il brand-ombrello di Tipicità avete centrato perfettamente il tema che può valorizzare la nostra migliore identità!”. “Tipicità è partita dalla città di Fermo - le parole del primo cittadino, Paolo Calcinaro - ed oggi condivide quest’enorme vetrina con tante altre realtà pubbliche e private. Tipicità Festival è anche un pensatoio di futuro, grazie anche alle tre Università partner, ed è importante anche per l'incoming: per questo motivo sconfiniamo fuori del territorio regionale e nazionale.
Dopo tre anni di limitazioni, non vedo l’ora d’inaugurare Tipicità Festival, l’11 marzo!”. “Dal 18 al 21 maggio Ancona ospita la decima edizione di Tipicità in Blu - ha annunciato Pierpaolo Sediari, vicesindaco della città dorica - un evento che era nato con un’impronta prettamente gastronomica, ma che negli anni si è trasformato in un’iniziativa che attiva tutte le filiere del mare, anche in relazione ad altre comunità della macroregione adriatico-ionica”. “Cura dei dettagli e valorizzazione delle realtà locali, anche minuscole, su scala nazionale ed internazionale.
Questo è il valore aggiunto del Grand Tour delle Marche, in programma da maggio a dicembre!”. Così si è espressa Francesca Bedeschi, direttore di ANCI Marche, che ha condiviso con Tipicità quest’esperienza nei dieci anni di vita del circuito. Ad esempio, con la Frasassi Experience, presentata da Giancarlo Sagramola, presidente dell’Unione Montana Esino-Frasassi, che ha detto: “Con questa tappa del Grand Tour delle Marche si ha modo di conoscere il territorio, sopra e sotto terra, in tutte le sue sfaccettature”. Da non perdere anche le proposte delle Alte Marche, “un circuito nel circuito, in grado di proporre un’offerta di qualità orientata al benessere più autentico!” ha sottolineato Alberto Alessandri, presidente dell’Unione Montana Catria e Nerone.
E ancora il Brodetto di Porto Recanati, protagonista di una storica tappa del Grand Tour, che ad ogni edizione sa rinnovarsi nella tradizione proponendo spaccati di vita marinara, come ha illustrato il Sindaco Andrea Michelini. Presente anche l’assessore al turismo di Porto San Giorgio, Giampiero Marcattili, altro centro rivierasco legato alla tradizione del Brodetto, che sarà a Tipicità Festival con la sua offerta di rinomato centro turistico, in qualità di storico ente co-organizzatore della manifestazione. Sandro Parcaroli, Sindaco di Macerata, ha spiegato come Tipicità sia capace di declinarsi anche in evoluzione “con Tipicità Evo, che si svolge a novembre, da tre anni stiamo sviluppando un percorso con produttori, associazioni, scuole e Università.
Stella indiscussa dell’ultima edizione i “Vincisgrassi alla maceratese” appena insigniti della STG, un riconoscimento che alimenta ancor più le opportunità di promozione di Macerata e del suo territorio”. Infine, per Paola Marchegiani, dirigente turismo della Regione Marche, “è importante che l’evento diventi un prodotto turistico. Avere certezza sulle date e sulle proposte da veicolare ai mercati è fondamentale per gli operatori del trade. Abbiamo tantissime qualità da proporre al visitatore e l’evento può essere la molla che attiva tutte le filiere dell’accoglienza!”.