di Redazione
Buona la prima per "Saccol. Si mostra”. Il vignaiolo resiliente Unesco del Cartizze un esempio per tanti distretti del vino italiano in un momento di grande cambiamento. Cultura e innovazione e giovani: il domani è questo! Attesa per la presentazione del libro “Rive/Piere/Casère e il popolo delle colline” del 13 luglio.
La pioggerella di sabato 1 luglio non ha fermato "Gli amici di Saccol”, gli abitanti della capitale del Cartizze Superiore Docg di Valdobbiadene e i tanti turisti già presenti in zona nel fare la camminata nelle vigne, con visita alla scuola sede della mostra delle Erbe Officinali che sono poi state al centro del menu della cena alla Pergola da Livio. Tradizionale passeggiata sul Pian de Ponta, l'orazione de "L'Infinito" da parte del poeta-contadino Virgilio, con dedica al 225° anniversario della nascita di Leopardi, la costruzione di una scopa di “anostrela”.
Molto partecipato il dibattito sul futuro delle colline eroiche del Valdobbiadene docg tra Giampietro Comolli indimenticata direttore del Consorzio Distretto Altamarca e del Forum Spumanti Italia, Fabio Piccolin e Oriano Bonet (presidente e segretario di Coldiretti Valdobbiadene) e Diego Tomasi (direttore del Consorzio del Conegliano e Valdobbiadene docg).
“Saccol, può essere un modello - dice Giampietro Comolli - molto attuale in termini di distretto integrato, multilaterale e polifunzionale con imprese diverse. E’ un albergo diffuso naturale. La scelta erbette-bolle-niente chimica su 106 ettari e 146 viticoltori, punta alla salvaguardia del patrimonio botanico. Non un parco statico passivo, ma di formazione. Attiva nella scuola la conoscenza fin dai bambini del legame fra luogo produttivo e biodiversità.
Saccol esempio in fase di cambiamenti climatici che possono incidere su una modificazione del paesaggio, della vita delle famiglie, delle produzioni soprattutto tipiche o doc. Il clima e l’ambiente incidono su comportamenti delle piante, di conseguenza sui gusti. Cambio colturale e culturale, come risposta e rispetto dell’ambiente e della salute umana. Vigne-erbette-ricette-nutrizione-vino sono legate da un unico Dna a Saccol”.
Uno degli eventi più attesi della rassegna 2023, organizzato insieme al Comune di Valdobbiadene, è in programma giovedì 13 luglio, alle ore 20 alla "VII Umanitaria", è la presentazione del libro “Rive/Piere/Casère e il popolo delle colline” a cura di Miro Graziotin con i fotografi Arcangelo Piai e Corrado Piccoli (Antiga Edizioni), accompagnata da degustazione di mieli e formaggi di malga.
Un percorso fotografico attraverso la bellezza e la cultura delle colline del Prosecco, oggi Patrimonio dell’Umanità, che racconta con testi e immagini la storia e l’impegno odierno per dare forma al presente e per definire un futuro possibile a questi luoghi, per diventarne custodi gelosi e per saperlo raccontare e presentare al turista sempre più numeroso e curioso di vera identità territoriale.
I fabbricati rurali immersi nelle colline ricordano lo stretto legame tra il viticoltore e le sue rive; il paesaggio che il viticoltore ha creato modellando con rispetto ciò che la natura gli ha messo a disposizione; i ricordi di chi ha dato un senso anche economico al lavoro nel vigneto, sono tra i fondamenti che dobbiamo custodire e che dobbiamo tramandare.
Gli altri appuntamenti a Saccol sono la cena a quattro mani di giovedì 6 luglio alla locanda MaMaGiò dalle ore 20.30, venerdì 7 luglio, alle 20 all'ex scuola di Saccol sarà proiettato il docufilm “Antropocene - L'epoca umana” di J. Baichwal e N. de Pencier. Venerdì 14 luglio, nella medesima location, sarà riproposta la serata eno-astronomica "Dei vini e delle stelle" a cura di Giuseppe (Bepi) De Donà e del professore universitario Stefano Ciroi, responsabile dell’osservatorio di Asiago.