L'Integrale - All You Have Ever Wanted to Know About Food Design in Six Performances
In occasione di EuroCucina 2024, verrà inaugurato un evento immersivo curato da sei autorevoli riviste di food con artisti, designer e chef per scoprire il presente e futuro degli ingredienti che la natura ci offre
“All You Have Ever Wanted to Know About Food Design in Six Performances” è il nome dell’evento che verrà presentato al centro dei padiglioni di EuroCucina 2024, un grande spazio immersivo e un palcoscenico fluido con presentazioni, riflessioni, performance, esposizioni e tasting experience che si susseguiranno durante i giorni della 62ª edizione, dal 16 al 21 aprile. Gli ospiti saranno sei food magazine internazionali che insieme ad artisti, designer e chef celebreranno il cibo come simbolo e fenomeno culturale, fonte di emozione e meraviglia ed esempio di resilienza e adattabilità attraverso altrettante installazioni immersive. Cibo come mitologia, filosofia, cultura, spiritualità, folklore ma anche sperimentazioni in campo alimentare, industria, cicli produttivi e di consumo, la gestione degli scarti, per aprire nuove strade che facciano la differenza per il futuro dell’uomo su questo pianeta. Le performance saranno fruibili tutti i giorni dalle 9.30 alle 17.30, mentre i Talk si svolgeranno presso la Food Design Arena alle ore 14.30 presso i padiglioni 2 e 4. Ecco i sei progetti coinvolti.
L’Integrale: “Mangiare il mare”
L’Integrale è una rivista italiana di cultura gastronomica che usa il cibo per raccontare la contemporaneità. Guidata da Diletta Sereni, si unirà all’artista visivo Luca Trevisani, che ne curerà l’allestimento, e lo chef e scrittore Tommaso Melilli, che gestirà la tasting experience. “Proveremo a immaginarci cosa mangeremo nel mare del futuro: un mare che, secondo le prospettive attuali, potrebbe essere senza pesci, o con scorte bassissime di pescato. E allora mangeremo qualcos’altro che il mare offre”, racconta Diletta Sereni. “Vogliamo raccontare un futuro possibile, esplorare delle paure, raccontare la bellezza e l’intelligenza di alcune forme marine che consideriamo marginali”. Una visione distopica, quindi? “È un mare triste, di sconfitta, la civiltà ha perso, ma quando perdi qualcosa, ti accorgi anche di quello che prima non avevi guardato abbastanza. In questa distopia ci sono dei margini di bellezza e Luca e Tommaso ce li mostreranno con le loro arti”. Luca Trevisani porta avanti una ricerca artistica multidisciplinare sulle alghe che intreccia estetica, ecologia e alimentazione e all’interno del suo allestimento Tommaso Melilli cercherà di estrarre i sapori del mare in tre pozioni-brodi che raccontano altrettante storie.
Family Style: “Objects of Affection”
Il magazine statunitense Family Style, che presenterà il suo primo numero, racconterà di come i cibi possano essere “Objects of Affection” con Sophia Roe, chef, food editor e vincitrice del James Beard Award e Lonneke Gordijn e Ralph Nauta, fondatori dello studio di design DRIFT di Amsterdam. Il progetto nasce da un menù creato ad hoc per la rivista dal celebre chef argentino Francis Mallmann. Per l’occasione Sophia Roe darà vita a un food design dall’estetica surreale, esplorando, al contempo, la relazione ancestrale che ci lega al cibo e alla sua preparazione, attraverso una sua personalissima visione, mentre studio Drift lavorerà a un’opera originale per la copertina in edizione limitata di quel numero di Family Style, sulla scia del loro ultimo progetto di ricerca sul materialismo, che verrà presentata all'interno della Food Design Arena.
The Preserve Journal: "Digesting Degrowth”
The Preserve Journal è una rivista austriaca cartacea indipendente che esplora una cultura alimentare più sostenibile, resiliente e responsabile. Una piattaforma per narrazioni attiviste e trasformative, fondata da Michelle Skelsgaard Sørensen. Per l’evento a EuroCucina collaborerà con l’artista belga Grace Gloria Denis, il cui lavoro fa convergere la ricerca agricola con installazioni interattive, incorporando materiali commestibili, suoni e immagini per proporre un approccio conviviale ed edibile all’indagine critica. L’installazione “Digesting Degrowth - Care, Commons, Frugal Abundance, and Conviviality” è legata quindi al cibo e all’agricoltura. “La letteratura del settore presenta un’affascinante lista di ‘principi del sistema agroalimentare post-crescita’, che per noi è fonte di grande ispirazione e nutrimento”, spiega Michelle Skelsgaard Sørensen. “Sulla base di questo corpus di letteratura radicale, desideriamo creare un progetto che esplori il concetto di decrescita e quattro principi selezionati, vale a dire quelli di cura, beni comuni, abbondanza frugale e convivialità. Il desiderio è quello di creare un’esperienza performativa e commestibile che esplori ed esprima l’essenza e le possibilità di questi principi della decrescita”. Questo lavoro si tradurrà in performance che dureranno tutto il giorno, strutturate in diversi capitoli che prenderanno la forma di un pasto partecipativo che incarna i principi di cui abbiamo parlato.
Linseed Journal: “A humble gathering”
Fondata da Louise Long, Linseed Journal è una rivista britannica che intreccia spazio e tempo. Ogni edizione cartacea prende spunto da un singolo ingrediente con un significato culturale duraturo, come l’oliva o la mela, in una curiosità per la confluenza del mondo umano e naturale. A EuroCucina collaborerà con Francesca Sarti, fondatrice dello studio di design Arabeschi di Latte, con la mostra “A humble gathering”. “Il nostro concetto di umile significa fare tesoro del quotidiano e apprezzare l’ordinario, sia che si viva nell’abbondanza che nella scarsità. La parola umano deriva dal latino humilis, che significa dalla terra”, spiega Louise Long. “A humble gathering è un insieme di ingredienti e materiali naturali, ricette, storie e curiosità culturali. Insieme, offre un manifesto urgente per i nostri tempi: una richiesta di maggiore intraprendenza, comunanza e immaginazione”. La mostra sarà divisa in due parti: The Humble Table comprende un’esposizione di oggetti trovati e realizzati, storie e materiali stampati che attingono alle idee della mitologia, della filosofia, della spiritualità e del folklore. La seconda parte, The Humble Kitchen, invita i visitatori a partecipare a semplici atti di preparazione dei cibi per il mondo naturale: la realizzazione di doni nutrienti per la flora, l’avifauna e i corpi idrici.
Magazine F: “Food Documentary Magazine”
“Food Documentary Magazine. Origin - Transformation – Consumption” è il titolo della mostra che la coreana Magazine F presenterà a EuroCucina insieme al food artist americano Bobby Cortez, già chef privato di Paul Allen, Eddie Murphy, Antonio Banderas, Melanie Griffith e Lady Gaga, che crea grandiose installazioni pop-up per pranzi e cene, in cui fonde design, architettura, arte, fotografia e cucina. “Ogni numero di Magazine F è una prospettiva a 360 gradi su un ingrediente o un alimento. Copre l’intero ciclo di vita di come esiste e interagisce con le persone, sia individualmente che come cultura”, spiega Christopher Mascis, CEO di Lift Marketing Group. “Una comprensione più profonda degli ingredienti può migliorare il rapporto dei lettori con il cibo ed elevare la loro esperienza di vita. Il cibo non è solo quello che c'è nel piatto, quello che portiamo a casa dal supermercato o quello che estraiamo dalla terra. È una creazione culturale condivisa che fornisce sostentamento economico e culturale, dalle sue origini al suo consumo, lasciando una ricca scia di valore economico, di significato personale e culturale e di benefici nutrizionali molto reali che ci mantengono sani e vivi,” continua. Ognuno dei tre temi presentati offrirà ai visitatori un’esperienza che li aiuterà a contemplare gli aspetti degli ingredienti che fanno parte della vita quotidiana di ognuno di noi.
Farta
Farta è un ibrido tra rivista e piattaforma artistica con la missione di mettere in luce piatti tradizionali del Portogallo poco conosciuti. Fondata dal giornalista gastronomico Rafael Tonon e in collaborazione con lo studio di design Another Collective, ogni numero non solo celebra la cucina popolare portoghese, ma approfondisce anche le sfaccettature artistiche e comportamentali che stanno dietro a questi piatti attraverso articoli, saggi e opere creative ispirate a ogni ricetta. A EuroCucina presenterà un progetto insieme a Projeto Matéria, l’iniziativa di una coppia creativa che mette in risalto i produttori portoghesi e le diverse colture coltivate nel Paese, dando priorità alla qualità. “Insieme a loro creeremo un’esperienza culinaria unica, presentando una ricetta portoghese tradizionale e diffusa in un modo inaspettatamente delizioso”, spiega Tonon.
Riceviamo da Salone del Mobile.Milano, Testo di Marianna Guernieri