Riceviamo da Ella Studio e volentieri pubblichiamo.
Hotel, musei o gallerie d’arte? Quando lounge, suite e spazi comuni diventano luoghi espositivi dove autori di vaglia ma anche giovani creativi e designer affermati, espongono i loro (capo)lavori
Mixare con fantasia e non chalance architetture tradizionali e comfort modernissimi, strutture antiche e opere d’arte griffatissime non è facile. Ma qualcuno ci riesce. Vere e proprie performance permanenti, alcuni resort regalano, infatti, una esperienza fuori dal comune, quella, cioè, di muoversi tra istallazioni, opere preziose e oggetti di culto disseminati tra camere e corridoi, come in una esposizione privata. Qualche struttura regala la suggestione di aggirarsi in un piccolo ma prezioso museo. Un’altra offre la possibilità di dormire in una “opera d’arte” perché soffitti e pareti delle camere sono impreziosite da affreschi. Un’altra, ancora, mantiene e rispetta uno stile architettonico antico di secoli. Affiche, sculture, quadri, mobili e soprammobili dal design contemporaneo o retrò, accessori tecnologici e ricercati contribuiscono ad arricchire ogni buen retiro con la creazione di ambientazioni raffinate e sciccose, attraverso oggetti, colori e creazioni diventati ormai icone dell'immaginario collettivo.
Le storiche ApartSuites con vista. Sulle Dolomiti
Maurn è una dimora storica a Palù di San Lorenzo di Sebato (BZ), tra la Val Pusteria e la Val Badia. È stato un ansitz, cioè una residenza nobiliare, le cui radici affondano in pieno Medio Evo (il suo atto di nascita risale al 990) e, passato di mano in mano, ora è di proprietà della famiglia Peintner che l’ha fatto diventare una casa d’artista. E così elementi moderni si uniscono al fascino dei tempi passati nelle otto ApartSuites, ognuna ispirata a grandi personaggi storici come Copernico, Shakespeare, Cristoforo Colombo, con affreschi e dipinti autentici, pannellature di legno delle pareti, pavimenti di legno originali. E ovunque l’atmosfera romantica di una residenza storica.
Residenza Maurn, tel. 0474 835311; https://www.maurn.it
Picasso, con lo sguardo sullo Sciliar (BZ)
Una notte con il leggendario Picasso ed altri grandi artistici del ’900 è possibile al Romantik Hotel Turm di Fié allo Sciliar (BZ). Tra i corridoi e le stanze interne, che mescolano oggetti di design moderno con elementi storici (l’albergo è composto da tre edifici e diverse torri: la più antica risale al XIII secolo), è conservata una collezione unica, frutto della passione di Karl Pramstrahler, padre del proprietario Stephan, mecenate d’arte che ha lasciato al Romantik Hotel Turm circa 2mila dipinti a olio, acquerelli e litografie di Joseph Beuys, Oskar Kokoschka, Otto Dix, Paul Klee, Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, solo per fare qualche nome. Ad impreziosire la collezione anche due bellissime opere di Picasso, di cui una è esposta nel bar dell’hotel.
Romantik Hotel Turm, tel. 0471 725014; www.romantikhotels.com
Una vacanza che è un’opera d’arte
Proprio sotto le pendici del Sassongher, il Romantik Hotel Cappella di Colfosco (BZ) in Val Badia è fresco di un completo restyling e fa parte del nuovo marchio di lusso Pearls by Romantik. Regno della famiglia Pizzinini, l’hotel è disseminato di piccoli grandi capolavori: percorrendo scale e corridoi del Cappella ci si imbatte, infatti, in acrilici e oli, guaches e acquerelli di Dalì e Fiume, Campigli e Grosz appesi sulle pareti degli spazi comuni. Tante le opere dell'artista locale, di fama internazionale Aron Demetz, disseminate per l'hotel. Gli intenditori trovano anche l’Art Gallery Renèe dove sono in esposizione opere realizzate dalle migliori firme dell’arte moderna e contemporanea (da Annigoni a Ligabue, da Cascella a Schifano, da Migneco a Guttuso...). Perfino il ristorante Rollerstube con dipinti di Alfred Roller, amico di Mahler e maestro di Schiele, riesce a trasformare cene e pranzi in un piacere estetico.
Romantik Arthotel Cappella, tel. 0471 836183, www.romantikhotels.com
Arte diffusa nel borgo medievale
Già la location è un’opera d’arte perché il Relais Borgo Campello è ospitato all’interno delle mura medievali di Campello Alto (PG) aggrappato alle pendici del Monte Serano con vista sulla Valle Spoletana (“niente di più bello”, secondo le parole di San Francesco). È un borgo gioiello, questo, con una storia più che millenaria alle spalle e che, tra torri e bastioni, custodisce le residenze e le dimore dei notabili e dei dignitari della piccola ma raffinata corte dei baroni Champeaux, che ressero il borgo per secoli. Ed è proprio in questi palazzotti che sono state ricavate le stanze e le suite del Relais diffuso: opere d’arte anch’esse perché conservano ancora le travature originali, gli affreschi che impreziosiscono soffitti e pareti, il senso vibrante del colore, i segni geometrici che scandiscono le superfici e una lettura trasversale di epoche e stili, ma anche dipinti e lavori d’arte di giovani artisti emergenti.
Relais Borgo Campello, tel. 320 4549321, www.borgocampello.com/it
L’arte ambientale che dipinge l’albergo diffuso del Molise
Si lascia ammirare con i suoi colori e le sue forme narranti sulla piazza di Borgotufi, albergo diffuso di Castel del Giudice (IS), la Fanciulla del Borgo, ultima opera del maestro Franco Summa, inaugurata nel 2020. “Una figura femminile, dai vividi colori. Una Fanciulla, icona tornita di una femminilità ideale che immagino quasi come dea primigenia, tutrice e madre della terra che da quel balcone si domina così ampia”. Così ha immaginato l’artista questa scultura d’autore, figura totemica altra oltre tre metri, “un segno gentile e forte allo stesso tempo” che ha consacrato Borgotufi come luogo di ispirazione e di arte contemporanea. Un monumento urbano che si apre sull’Appennino molisano-abruzzese, frutto della visione di un maestro capace di costruire oggetti narranti, arcobaleni di colori, dando nuove forme ai luoghi abitati.
La Fanciulla del Borgo si integra nell’universo architettonico, culturale e ambientale dell’albergo diffuso, un luogo di rinascita dove stalle e case, un tempo abbandonate, sono divenute luogo di ospitalità turistica. Le casette in pietra, arredate in stile antico e con elementi di design, a cui si affiancano interventi di architettura contemporanea, possono ospitare fino a 100 visitatori e sono perfettamente integrate nel paesaggio. Un piccolo borgo nel borgo, che rappresenta l’emblema di una trasformazione e resilienza economica e sociale che oggi contraddistingue Castel del Giudice a livello nazionale, per le sue iniziative virtuose di contrasto allo spopolamento e per lo sviluppo delle aree interne.
Borgotufi – Albergo Diffuso, tel. 0865946820, www.borgotufi.it