di Camillo Pisano
Si viaggiare, per vedere, per sentire, per conoscere, per assaporare, per emozionarsi nelle Marche. In questo mio viaggio arrivare a Civitanova Marche è stata una bella riscoperta. Per la bella città, per il territorio, per il cibo e il vino, ma soprattutto per la gente, in particolare per la meravigliosa ospitalità dateci dagli organizzatori di questo importante evento, mi riferisco ad Angelo Serri organizzatore di tipicità Marche e la sua collaboratrice Clotilde.
Dal 10 all'11 giugno Civitanova Marche ha ospitato un gruppo di giornalisti provenienti da Milano per conoscere dal vivo GustaPorto lo spettacolo del mare, un mondo d’esperienze per vivere a pieno la città, il mare è il porto. Arrivati a Civitanova siamo andati direttamente al club della vela per un aperitivo, mentre la sera siamo stati ospiti del Ristorante TETE, bellissima location a due passi dal mare, servizio impeccabile antipasti meravigliosi con eccellente frittura.
Per dormire abbiamo soggiornato a l’Hotel Dimorae, nel cuore di Civitanova, un luogo bello e particolare. L’albergo nasce da una nuova concezione, tutte le camere sono disposte attorno ad un grande spazio, tutto da vivere. Personale attento e gentile.
Nello stesso marciapiede dove si entra in albergo c’è l’American Bar di Stefano Renzetti, il locale del bere di qualità, dagli aperitivi ad ottimi cocktail.
Sabato mattina, sul lungomare di Fontespina, abbiamo partecipato alla rievocazione storica della pesca con la sciabica, sotto l’occhio attento di una motovedetta della Capitaneria di Porto.
Hanno animato la riproposizione di questo antico rito marinaro, pescatori in costume d’epoca, pesciarole, retai e persino il pirata “Caronto”. Ultimo atto della mattinata, la scelta della migliore vetrina civitanovese a tema GustaPorto. I giornalisti hanno visitato gli esercizi iscritti a questa prima edizione, ravvisando un ottimo livello generale delle proposte fatte dai negozianti civitanovesi.
Vincitore della migliore vetrina, è stata la Cantina dei Colli Ripani situata in Viale Indipendenza. Alle undici conferenza stampa al Mercato Ittico Comunale che ha fatto da splendido scenario all’incontro sul turismo condotto da una brillante Hoara Borselli, giornalista. Un confronto serrato sul territorio, turismo e scenari futuri dal quale è scaturito il ruolo baricentrico di Civitanova Marche per lo sviluppo di un’area vasta che si delinea sempre più come “Italia di mezzo”. Con la presenza di molte personalità da Angelo Serri organizzatore di tipicità, al sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica l’assessore regionale alle attività produttive e pesca della regione Marche Andrea Maria Antonini e tanti altri.
La giornalista Hoara Borselli ha introdotto l’importanza di gusta porto non più come un tradizionale evento ma come strumento importante di crescita del turismo su questo territorio come laboratorio permanente durante tutto l’anno. Questa è la settima edizione di gusta porto qui a Civitanova e si può dire senza ombra di dubbio che la strada intrapresa è una esperienza che si può definire di grande successo, grazie all’impegno di tutti a partire dal comune e del sindaco in prima persona, alle varie associazioni di categoria, mondo accademico, cooperativa di pescatori, sodalizi culturali, operatori turistici e della ristorazione.
L’Assessore Andrea Maria Antonini ha iniziato con un ringraziamento agli organizzatori dell’evento, per poi raccontare alcune peculiarità della sua regione, racconta di un luogo dove si vive in maniera anti stress, nella regione c’è un benessere è una elevata longevità, grazie all’uso di mangiare applicando il concetto della dieta mediterranea e di territori dove si può vivere in grande tranquillità, le Marche l’unica regione al plurale, non ci sono grandi metropoli, riconosciute come tanti piccoli comuni e borghi, dove ci sono tante attività imprenditoriali piccole, micro, è una regione dove c’è tanta biodiversità riconosciuta a livello mondiale. Abbiamo il distretto biologico più importante d’Europa. Per noi il turista ricerca tutto questo è noi siamo più che convinti di poterglielo dare.
Il Sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, oltre i saluti di rito, mette subito in evidenza l’importanza turistica per la sua città, degli avventori provenienti dall’ Umbria, dal vicino Abruzzo e Lazio e dalle stesse Marche, ma soprattutto l’importante crescita del settore immobiliare della sua città.
Massimiliano Polacco Delegato Turismo Camera Commercio Regione Marche dice che Civitanova non è solo un distretto calzaturiero, ma anche turismo, il nostro è un turismo soprattutto italiano in questo momento. Stiamo lavorando molto per attrarre anche un turismo straniero di qualità. Quello che noi vogliamo promuovere come territorio sono la cultura e l'enogastronomia, perché questo è ciò che cercano le persone.
Angelo Serri Direttore Tipicità Marche, il nostro territorio è particolarissimo nel giro di pochi chilometri si passa dal mare ai Monti Sibillini, all’entroterra. il bello è che le Marche è una regione al plurale come è stato già detto, la vera ricchezza e nel mix, che la regione esprime. Da una vallata all’altra, nel giro di pochi chilometri le cose cambiano anche a livello di cibo, cambiano le tradizioni, insomma c’è una continua evoluzione. Le colline che evocano l’infinito di Giacomo Leopardi questo grande poeta che aveva preso spunto dalla sua Recanati. Oggi il panorama cambia perché siamo stati inseriti in un Italia di mezzo. Stiamo diventando una macro regione, un punto di riferimento dell’Italia centrale.
Assessore alla pesca Civitanova Marche Francesco Caldaroni. La pesca è la storia di Civitanova, il porto è stato fondato dai pescatori stessi, i pescatori hanno fondato i borghi marinari perché potevano lasciare la barca vicino casa e rientravano a piedi. Noi abbiamo una flotta pescareccia di circa ventisei imbarcazioni e cinquanta imbarcazioni vongolara, imbarcazioni che servono per la pesca specifica delle vongole.
Presidente Unione Montana Marche di Camerino Alessandro Gentilucci un ringraziamento al sindaco Fabrizio Ciarrapica, per averci dato una mano avendolo avuto ospite nelle nostre terre del tartufo, a creare quella sinergia tra entroterra e Costa, credo che siano sempre gli uomini che fanno la differenza nelle cose della vita.
Vice presidente del mercato ittico comunale Siria Carella i mercati ittici nascono a tutela dei nostri pescatori ma anche dei nostri consumatori. Il pescato è controllato da nostri veterinari per garantire sempre più la buona salute del nostro pesce. Il controllo del mercato ittico come socio di maggioranza è del comune di Civitanova e poi ci sono due cooperative di pescatori.
Il presidente del mercato ittico civitanovese Alberto Borroni dice che il mercato ittico è una realtà importante per la città, praticamente esportiamo il pesce nelle regioni limitrofe alla nostra, all’incirca vale 10 mila quintali di pesce per un fatturato di sette milioni annui per noi è una cosa importante che portiamo avanti con molto impegno.
Gioacchino Bonsignore giornalista, la cucina è un alimento ludico, di gioco, di piacevolezza però è chiaro che tutto quello di cui abbiamo parlato si traduce in cibo al settanta, ottanta per cento in un’offerta, dove tutto si trasforma. Del resto noi siamo quello che mangiamo. È chiaramente il cibo diventa un fatto centrale. Il movimento turistico si muove oramai attraverso i binari del mondo enogastronomico.
Tutti quelli che vengono in Italia conoscono la cucina italiana e negli ultimi anni i social hanno moltiplicato la conoscenza dei piatti tipici quindi la gente arriva in Italia già preparata; per esempio mentre il brodetto era un piatto che si scopriva arrivando qua, oggi arrivano dicendo abbiamo assaggiato il brodetto in giro per il mondo per adesso vogliamo mangiarlo qua.
Sempre al Mercato Ittico, Gioacchino Bonsignore, ha presentato in anteprima le proposte di cibi marinari “da passeggio” elaborate dai cuochi civitanovesi per il GustaPorto Village. Una vera e propria standing ovation ha accolto l’arrivo in sala degli chef protagonisti: Andrea de Carolis (Sandwich Time), Alessandra Scarpetta (Raphael Beach), Leonardo Pepa (Noi Restaurant), Paolo Paniccia (Club Vela Osteria), Romina Maggi (Mollica Ristorante Osteria).
Dopo la conferenza abbiamo potuto assaggiare i piatti tipici del territorio cucinati dagli chef
Un pomeriggio animato dalla conduzione di Sara Santacchi che ha chiamato a raccontare il rapporto tra Civitanova ed il mare i tanti protagonisti che rendono GustaPorto un laboratorio permanente di sviluppo territoriale.
La particolarità di questo molo come gli altri sei situati sul porto è che si sono uniti in associazione. Non sono aperti al pubblico ma tutti gli associati possono usare il molo per dei loro eventi particolari, basta solo scrivere sul calendario come e quando viene usato.
Molto apprezzata la mostra l’estemporanea realizzata dal MAGMA al Mercato Ittico, con una rassegna di opere selezionate appositamente per l’occasione e che rappresentano un invito a visitare il patrimonio completo presso le sedi di Civitanova Alta.
L’area portuale nel pomeriggio di GustaPorto si è accesa. Non appena la pioggia ha finalmente lasciato spazio ad un sereno tramonto, il GustaPorto Village allestito nel Largo Donatori di Sangue si è animato di persone attratte dai produttori artigianali di vino e birra e, soprattutto, dalle squisite prelibatezze realizzate dai cuochi di Civitanova Marche che hanno proposto sei diverse interpretazioni di PortFood, ossia il cibo da gustare a passeggio fronte mare!
A pranzo siamo stati ospiti al molo La Marina dove lo chef Andrea de Caroli ci ha deliziati con un piatto da urlo, zuppa di legumi fredda, con un brodo di pesce, con sopra una tartare di gambero rosa più cozze, vongole, pannocchie e la manfrina.
La sera di sabato, siamo stati ospiti del Ristorante Dune Chalet un locale situato praticamente sulla spiaggia in una location molto bella ed accogliente, cibo molto buono personale molto gentile e disponibile.
Domenica mattina abbiamo visitato Civitanova Alta, una frazione del comune di Civitanova con circa duemila abitanti, situata a circa quattro chilometri da Civitanova mare, sulla collina a est del centro. Civitanova Alta costituisce il centro storico della città. È caratterizzata da strette strade medievali, antiche chiese e un'atmosfera suggestiva. La zona offre anche una vista panoramica sulla costa e sul mare.
Per pranzo siamo tornati nel cuore di Civitanova al Ristorante Capriccio di mare, ristorante a conduzione familiare, con un Bouquet di pesce crudo fantastico (ostriche, capesante, ricci di mare, scampi) per proseguire anche con altro polpo e patate, fritto e gratinato di capesante, cozze, cannolicchi.
Per poi proseguire e finire nostro giro al Lido Raphael Beach per un gustosissimo gelato e un ottimo caffè. Peccato per non averlo provato come ristorante perché i bene informati raccontano che sia ottimo. Lasciato il lido siamo ritornati in stazione ferroviaria per fare ritorno a Milano.
Conoscere Civitanova Marche
Civitanova Marche è una città nella provincia di Macerata, nella regione delle Marche. Si trova sulla costa adriatica, a metà strada tra Ancona e San Benedetto del Tronto. Civitanova Marche è una città con due anime: un borgo medievale storico racchiuso tra le mura collinari è un impianto più moderno sviluppato attorno al porto, oggi centro urbano primario. La sua posizione litoranea centrale le garantisce buoni collegamenti e possibilità di inserimento in itinerari che comprendono anche rinomate località del territorio circostante, come ad esempio Recanati (città natale del poeta Giacomo Leopardi), Loreto(sede del Santuario che ospita la casa di Maria trasportata in volo dagli angeli da Nazareth);
Ancona con il suo parco naturale del Monte Conero e le relative località rivierasche, la città vescovile di Fermo, Macerata è il suo particolarissimo Sferisterio, oltre ai percorsi verso l‘entroterra dove i Monti Sibillini con le proprie leggende e miti regalano scorci e immaginari fantastici dall’alto di Borghi incantati, fiabeschi e panorami mozzafiato. La città ha una ricca storia, con evidenze di insediamenti umani risalenti all'antichità. È diventata un importante porto durante l'era romana ed è poi sviluppata in una popolare destinazione turistica. Civitanova Marche offre ai visitatori una combinazione di luoghi storici, eventi culturali e attività ricreative. Civitanova Marche è una delle città turistiche più importanti della costa adriatica.
Una città moderna, capace di offrire, dal mare alla collina, paesaggi mozzafiato ed emozionanti. Civitanova Marche è conosciuta per le sue splendide spiagge, e l'industria calzaturiera fiorente. Dal 2004 la città riceve il prestigioso vessillo della bandiera Blu, certificazione ambientale rilasciata dalla FEE. Grazie all’attenzione verso il turismo sostenibile ed accessibile ha ricevuto anche la Bandiera Lilla oltre a quella Gialla sulla ciclabilità è quella Verde dei pediatri per le spiagge. Quarantuno concessioni balneari, di cui quindici “Bau Beach”, che accolgono gli amici a quattro zampe per una vacanza pienamente pet-friendly. È la terra, tanto per citarne alcuni, del letterato Annibal Caro, del maestro di danza Enrico Cecchetti, del pittore Arnoldo Ciarrochi, del baritono Sesto Bruscantini.
I Moletti si sono aperti a turisti e curiosi che hanno potuto apprezzare la vita del porto con l’accoglienza delle associazioni che curano i pontili e li rendono un luogo di ulteriore attrazione turistica, insieme alle opere del museo all’aria aperta di Vedoacolori, che fanno del porto di Civitanova Marche uno dei più colorati d’Italia. Qui, nel “900”, si trasferirono Sibilla Aleramo, scrittrice e poetessa che ha raccontato la sua esperienza nel libro “Una donna” e Silvio Zavatti, esploratore e studioso di popoli artici. È la città degli spettacoli, delle mostre d’arte, degli incontri culturali, delle rassegne teatrali, del cinema e dei festival. Ma la bellezza di Civitanova è anche il suo volto giovane e movimentato.
Civitanova con l’ospitalità della sua gente, il suo mare, i profumi autentici della cucina, la cucina di mare vanta piatti semplici e saporiti, capace di trasformare il pescato in un mondo di sapore. I colori, la storia, è un’esperienza da vivere che resterà dentro. Una delle principali attrazioni di Civitanova Marche è la sua lunga spiaggia sabbiosa, che si estende per diversi chilometri lungo il mare Adriatico. La spiaggia è attrezzata con strutture per nuotare, prendere il sole e praticare vari sport acquatici. Oltre alla sua bellezza naturale, il lungomare di Civitanova Marche, conosciuto come Lungomare, è costeggiato da negozi, ristoranti e bar, rendendolo un luogo vivace sia per i residenti che per i turisti.
Civitanova Marche, una città verde
Il rispetto per la natura è un tema fondamentale per Civitanova Marche, fregiata come ricordavo prima anche della Bandiera Verde per l’educazione ambientale nelle scuole. Numerosi gli spazi verdi di relax, ben attrezzati con panchine e giochi, oltre alla raccolta differenziata per la quale vi sono appositi contenitori in spiaggia è in città. Due, inoltre, le aree floristiche protette sul litorale con caratteri naturali unici e classi rare di vegetazione dove esemplari di fratino nidificano sulla spiaggia poiché preservata dall’eccessiva presenza umana, nonché curata per la conservazione naturale.
In più sono molte le zone della città, che ospitano diversi volatili non comuni che necessitano di una particolare qualità ambientale per nidificare: gruccione, ghiandaia Marina, picchio rosso maggiore, airone cenerino e guardabuoi, garzetta, nitticora, upupa e altro. Tali ambienti di particolare pregio naturalistico sono a ridosso del fiume Chienti, che segna il confine sud del territorio, nonché nelle aree più interne che portano verso il borgo di Civitanova Alta. L'industria calzaturiera della città è rinomata a livello internazionale, con numerose fabbriche e punti vendita che producono scarpe di alta qualità. Civitanova Marche ospita una fiera annuale di calzature chiamata "Micam Shoevent", dove produttori e rivenditori da tutto il mondo si riuniscono per mostrare i loro prodotti.
I visitatori possono esplorare il museo delle calzature e acquistare scarpe alla moda a prezzi scontati. Per gli appassionati di storia, Civitanova Marche offre diversi luoghi di interesse, come la Chiesa di San Marone, la Torre dell'Orologio e la Pinacoteca Comunale. Questi siti forniscono approfondimenti sul passato della città e mostrano diverse opere d'arte e reperti. Civitanova Marche è ben collegata ad altre città italiane attraverso la sua stazione ferroviaria e l'aeroporto di Ancona-Falconara nelle vicinanze. Serve anche come punto di partenza per esplorare la splendida regione delle Marche, con i suoi paesaggi pittoreschi, incantevoli borghi collinari e ottima cucina.
Museo di Arte Urbana “Vedo a Colori”
Realtà museale contemporanea nell’area portuale, con opere di street art che colorano i muri del molo e dei cantieri navali arricchendo il percorso di turisti e operatori. Il progetto invade inoltre le periferie, dove sono stati realizzati murales anche su edifici scolastici e sottopassi, valorizzando non soltanto il centro urbano.
Civitanova Marche è anche “casa” della Lube Volley, squadra protagonista indiscussa del panorama pallavolistico italiano e internazionale.
Conoscere Civitanova Alta
Civitanova Alta è una frazione del comune di Civitanova con circa duemila abitanti, situata a circa quattro chilometri da Civitanova mare, sulla collina a est del centro. Civitanova Alta costituisce il centro storico della città. È caratterizzata da strette strade medievali, antiche chiese e un'atmosfera suggestiva. La zona offre anche una vista panoramica sulla costa e sul mare.
Pinacoteca Civica “Marco Moretti”
La Pinocoteca si trova nella casa natale di Annibal Caro a Civitanova Alta. Nelle sue stanze ricche di tele, incisioni ed acqueforti, nonché nell’annessa Sala “Ciarrochi” che prende il nome dal pittore civitanovese di cui ospita una mostra permanente, presenta una preziosa raccolta d’arte moderna e contemporanea ed è, anche per i giovanissimi, uno spazio d’eccellenza dove imparare a riflettere, emozionarsi e interagire con l’arte.
Il museo comunale MAGMA
Museo Archivio Grafica Manifesto, inaugurato nell’ottobre 2020, nasce da un’idea di Enrico Lattanzi. La sua donazione di circa ventimila manifesti ed artefatti grafici, di comunicazione ed il risultato della più che ventennale attività del Cartacanta festival sono all’origine del progetto MAGMA, unico del suo genere nel territorio nazionale.
Il MAGMA ha la sua sede nella palazzina, ex orfanatrofio, adiacente il vecchio ospedale cittadino all’interno delle mura, in piazza Garibaldi 533. Raccoglie manifesti, archivi di progetto, collezioni a cui dedica mostre, iniziative e cataloghi. La biblioteca tematica sulle questioni della grafica, della comunicazione, del visual graphic-design raccoglie oltre millecinquecento volumi, donazioni dei maggiori studi e professionisti del nostro Paese. Grazie a questi ricchi lasciti è possibile prendere in prestito, consultare, leggere e studiare sugli stessi libri dei maestri.
Il MAGMA conserva opere di grafica di pubblica utilità, comunicazione istituzionale, pubblicità, editoria, comunicazione politica di tutti i partiti, cinema, propaganda, dei maestri del ‘900, tra i quali spiccano Folon, Alain Le Quernec, Emanuele Luzzati, Milton Glaser, Andrea Rauch, Mauro Bubbico, Mario Piazza, Reza Abedini, Remo Muratore, Albe Steiner, Massimo Dolcini, Marco Tortoioli Ricci, Bruno Munari, Giovanni Pintori, Walter Sardonini…
Il museo organizza esposizioni, mostre ed eventi sia nei propri spazi che in altri luoghi della città e della regione. Il MAGMA è socio sostenitore AIAP (Associazione italiana design della comunicazione visiva), ha rapporti, collaborazioni e convenzioni con: Teatri di Civitanova, Scuola del Libro – Liceo Artistico di Urbino, Centro Giovanile Casette, Università “Carlo Bò” di Urbino, Acca Academy di Jesi, Poliarte Design – Accademia di Belle Arti Ancona, Isia di Urbino.
Il borgo di Montecosero
Dopo la visita a Civitanova Alta siamo saliti sempre più in collina per visitare il borgo di Montecosero. Arrivati in piazza siamo andati a visitare un meraviglioso giardino pubblico con vista su un territorio da mille e una notte, dalla nostra posizione si vedeva persino la città di Macerata. Il piccolo borgo marchigiano, appartenente al circuito I borghi più belli d’Italia, è un gioiello incastonato nel cuore delle Marche e sorge su una collina che domina la Valle del Chienti e le sue lussureggianti alture.
Le prime testimonianze documentali di un insediamento sul suo territorio risalgono nientemeno che al 936. Subito sulla sinistra della piazza si trova la Chiesa della Collegiata (ex Santa Maria in Piazza), originaria del XIV secolo e poi riedificata nelle forme attuali nel 1723. L’interno, ad unica navata, contiene due pregevoli opere, un crocefisso pregiottesco del XII secolo e un affresco della Madonna del Latte di Ludovico Urbani da San Severino del XV secolo, unico affresco superstite.
Il coro in noce del (1762) e l’organo dei Fedeli (1764), dipinti di Vincenzo Monti (1944). Campanile romanico del (X secolo), Crocifisso pregiottesco (del secolo XII), sulla stessa piazza e sul fianco della chiesa, si sviluppa un ampio palazzo del XXI secolo nato come Palazzo dei Priori e successivamente passato alla potente famiglia dei Cesarini dominatrice feudale in questa zona di cui rimane evidenza l’alta torre civica medievale.
Superato il palazzo troviamo il Teatro delle Logge degli inizi del 1800. Sul lato opposto della stessa piazza si erge maestosa la chiesa di S. Agostino (del XIII secolo) all’interno contiene sei altari laterali, pregevole coro ligneo, sepolture di importanti famiglie montecosaresi. La Chiesa contiene la Croce Reliquiario Bizantina (XIV secolo) e un pregevole organo del Callido del 1793.