di Camillo Pisano
Si muoversi, per vedere, per sentire, per conoscere, per assaporare. Con queste parole potrei sintetizzare la mia serata di mercoledì sera. Ero indeciso se, andare in questa dei Valtènesi… boh! Mi dicevo tra me e me, non ho molta voglia di uscire, vado o non vado, decido di andare... Menomale che sono andato perché ho scoperto qualcosa di veramente speciale, belle persone, ottimo vino, splendida cena. È stata una bella serata. Che vi racconto…
“La Dolce Vita in un bicchiere” è stato il titolo della serata organizzata presso l’Hub Identità Golose Milano che ha visto protagonista il Consorzio Valtènesi Riviera del Garda Classico. L’evento, nell’ambito degli incontri promossi da Ascovilo – Associazione Consorzi tutela vini lombardi, si è aperto con una degustazione di quattro vini (tre rosé e un rosso) delle cantine Avanzi, Costaripa, Pasini San Giovanni e Sincette, cui ha fatto seguito una cena dedicata elaborata da Massimo Fezzardi, stella Michelin con il ristorante Esplanade di Desenzano (BS).
«Il Consorzio Valtènesi – ha spiegato il direttore Carlo Alberto Panont – vuole comunicare l’unicità dei rosé che provengono dal nostro territorio, proprio perché i produttori lavorano per realizzare quel tipo di vino, per loro identitario e primario. Non è un vino secondario da mettere in catalogo. Da qui fondamentale è la strategia di comunicazione che sta adottando il consorzio con le sue aziende unite tra loro avendo come unico obiettivo la valorizzazione per questa tipologica di vini.
Su queste basi è nata anche Rosé Connection, un’alleanza internazionale che vede i vini della Provenza e Riviera bresciana del Garda insieme per rafforzare la cultura del vino rosé in Europa e anche in Italia. Mentre Il 26 marzo 2019, abbiamo contribuito a fondare Rosautoctono, l’Istituto del vino rosa autoctono italiano. Insieme a noi il Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino, il Consorzio di Tutela Vini DOC Castel del Monte, il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, il Consorzio di Tutela vini DOC Salice Salentino e il Consorzio Vini Cirò e Melissa. Si tratta di un filo di Arianna che collega tutto il territorio nazionale, da nord a sud, per amare e proteggere un vino che si racconta da generazioni.
La serata organizzata presso Identità Golose ha voluto sensibilizzare, sulla conoscenza di questa tipologia di vini – ha puntualizzato Panont – è una degustazione particolare che vede tre rosé di annate diverse e con differenti profili di identità e il rosso Groppello il vitigno base per la produzione di questi prodotti. I Vini presentati stasera sono di valore, tutti premiati quest’anno con i tre bicchieri dalla Guida del Gambero Rosso».
L’obiettivo è quello di far conoscere la qualità superiore, che oramai hanno raggiunto questi vini rosé, cercando di smuovere l’idea arcaica che hanno sia operatori del canale horeca sia consumatori che i vini rosé sono dei vini secondari.
Presenti i produttori-vignaioli Giovanni Avanzi, Sara Pasini e Nicole Vezzola, la degustazione è stata guidata da Juri Pagani responsabile promozione del Consorzio.
Dopo la degustazione e l’aperitivo, la cena è stata realizzata da Massimo Fezzardi che ci ha deliziati con Coregone e patate, erbette, salsa ai pomodori appassiti, capperi e gel ai limoni del Garda, Tortelli d’anatra al rosmarino, fegato d’oca e il suo sugo arrosto e frutto della passione, Filetto di maialino arrostito con salsa al Groppello, castagne e miele agli agrumi.