di Giampietro Comoli
L’Oltrepò Pavese è sempre più uno dei territorio nazionali enoici più difficili, complessi, diversi e diversificati, soprattutto fra le cantine. Molte aziende vitivinicole piccole producono vini eccezionali. Una di queste è la azienda della famiglia Faravelli, Antonio e oggi con Stefano e Gaia al timone. Nel 1895 impiantano le prime viti di Pinot Nero, di Moscato, di Croatina sui terreni a Montù Beccaria, legati e fedeli alla storia vitivinicola della valle Versa. Antonio Faravelli costruisce la nuova cantina, da Montescano a Montù Beccaria, puntando sui vitigni autoctoni di tradizione e con un misurato e saggio utilizzo della tecnologia, migliorando le diverse tecniche di vinificazione.Da anni in vigna si impiega la lotta e difesa integrata, una biodinamicità naturale legata alla riduzione quasi totale dell’uso di presidi chimici e fitofarmaci e l’aumento delle azioni fisiche e meccaniche in campo puntando a una ecosostenibilità visibile e provata.
Grazie ai Faravelli si esalta un distretto-enoico Docg-Doc composto di aziende famigliari di alto pregio e valore con potenzialità e vocazioni espresse in una ampia gamma di vini. che deve essere tutelato e tramandato integro. Il Sangue di Giuda Molinazzo è ottenuto da un uvaggio tradizionale di Croatina prevalente con Barbera e l’autoctono Vespolina della vendemmia 2019 che ne caratterizza gusto e storia; pressatura separata delle uve raccolte nella vigna della frazione Molinazzo su terreno calcareo argilloso, allevato a guyot con impianto di 4000 piante/ettaro a 230 mslm, permanenza sulle bucce ad alta temperatura, svinatura, 5-10 giorni fermentazione, presa di spuma a bassa temperatura.
Talare porpora con piani lucenti e nitidi di un rosso rubino intenso. Profumi mirati e intensi di viola mammola e di fiori di fragola grossa, macedonia di frutti a bacca rossa. In bocca è decisamente dinamico e pienamente dolce, caldo con corpo leggiadro equilibrato armonico e raffinato, tannini rotondi e giovani amalgamati, ben bilanciato l’incrocio titolo alcolico svolto e acidità, asciutta esaltazione del frutto d’uva quasi un succo di mosto, persistenza di gusto finale fra prugna fresca e marasca molto matura. Nessun obbligo di abbinamento a tavola, ma solo scelta individuale e personale.
#amemipiacecon una torta Sacher oppure con lo zuccotto di pandoro oppure con la torta spungada piacentina di origine spagnola ebraica.
Antonio Faravelli, Vitea s.a.
frazione Loglio 17/a, 27040 Montù Beccaria (PV)
Tel. 038579640
info@vitea.it
www.vitea.it