di Giovanni Abruzzo
Oltre cento anni di attività, più di un secolo di successi e un traguardo storico per il Gruppo Caffo 1915, Vecchio Amaro del Capo, Elisir Borsci San Marzano e di recente l’amaro Petrus Boonekamp e che oggi costituisce un gruppo articolato e di riferimento nel settore alcolici, con diversi stabilimenti, che affiancano la storica Distilleria di Limbadi accresciuta negli ultimi anni per sostenere la costante crescita del suo prodotto di punta il Vecchio Amaro del Capo. Giuseppe Caffo, mastro distillatore, fondò infatti l'azienda che porta ancor oggi il suo nome nel 1915, dopo aver distillato vinacce fin dalla fine dell'800 in Sicilia, alle falde dell'Etna. Una professione poi intrapresa con successo dal figlio Sebastiano, mastro distillatore celebre anche per la sua abilità nel rielaborare antiche ricette di liquori a base di erbe aromatiche e officinali.
Fu per questa sua passione che i Caffo acquistarono una grande distilleria in Calabria a Limbadi, nei pressi di Vibo Valentia. Qui le uve rosse e gli ottimi vini locali fornivano materia prima in abbondanza per la loro attività, si cimentarono anche nel migliorare un'antica di ricetta di amaro locale le cui erbe sono ancora raccolte a Capo Vaticano. Per i Caffo fu una fortuna, perché da questa nacque il Vecchio Amaro del Capo, l’amaro più venduto in Italia e prodotto simbolo di un gruppo a cui oggi fanno capo anche lo storico Elisir Borsci San Marzano, distillati, grappe, premiscelati, sciroppi, Liquorice alla liquirizia e la gamma di birre artigianali a marchio Mount Lion. Una realtà composita, con un forte radicamento sul territorio ma anche con una decisa vocazione per l'export, capace di macinare incrementi di fatturato a doppia cifra (dai 25 milioni di euro del 2013 agli 80 dello scorso anno).
Il segreto del successo dei Caffo? “Noi puntiamo sulla qualità delle materie prime, tutte del territorio, e sull'autenticità delle antiche ricette, un mix che ci distingue nel panorama d’offerta dei distillati», spiega Sebastiano Giovanni Caffo, Amministratore del Gruppo Caffo 1915. “La nostra strategia aziendale si riassume nel motto latino semper ad maiora (migliorare sempre) che abbiamo adottato. Ci guida la ricerca del meglio, questo è il nostro primo obiettivo: con questa filosofia forse ci vuole più tempo per conquistare i mercati, ma alla fine ci si arriva”. Come dargli torto, visto il successo ottenuto dal Vecchio Amaro del Capo anno dopo anno, ormai grande protagonista anche nei mercati esteri. Dalla Germania agli Stati Uniti al Regno Unito, Paesi nei quali viene molto apprezzato anche in versione mixology, sono sempre più numerosi i bartender che ne appezzano le doti e che ne fano il protagonista dei loro cocktail.
Frutto di pazienti e minuziose ricerche e rielaborazioni, il Vecchio Amaro del Capo racchiude in sé i principi attivi di 29 tra erbe, fiori, frutti e radici (fra cui arancia amara, arancia dolce, liquirizia, mandarino, camomilla e ginepro) della generosa terra di Calabria, infusi in finissimo alcol per aiutare la digestione e dare una gradevole sensazione di benessere. Per il suo gusto gentile e aromatico ben si adatta anche ai palati più delicati, non abituati agli "amarissimi" come quello dei giovani e delle donne, e questo ha fortemente contribuito a farne un amaro di grande versatilità, da bere non solo a fine pasto. “In virtù di ciò è diventato il primo amaro venduto in Italia col 32% di quota di mercato presso la Grande Distribuzione - aggiunge Sebastiano Giovanni Caffo. Del Gruppo fa parte da qualche anno anche l'Elisir Borsci San Marzano, che quest’anno festeggia il 180° anniversario.
Prodotto ancora oggi secondo una ricetta orientale che risale al 1840 è il più antico liquore del Sud ancora in commercio – aggiunge Sebastiano Giovanni Caffo -. Pur rientrando nella categoria degli amari è un elisir come le chine e questo lo posiziona come prodotto più adatto ad un consumo fuori pasto”. Insieme, il Vecchio Amaro del Capo e l'Elisir Borsci San Marzano Borsci movimentano circa l'80% del fatturato del Gruppo Caffo 1915. Il resto è appannaggio di distillati come le grappe prodotte anche nelle Distillerie Friulane appartenenti al Gruppo, Grappa Friulia e Cantine e Distillerie Mangilli acquisita lo scorso anno, insieme agli sciroppi, i premiscelati e ovviamente i liquori. Fra questi, orgoglio della famiglia Caffo è Liquorice, il primo liquore a base di pura liquirizia calabrese DOP che ha visto la luce a metà degli anni '90. Prima di allora, nessun liquorista aveva mai elaborato un liquore di sola liquirizia in quanto la stessa veniva considerata "solo" un ingrediente da usare combinato ad altri (anice, menta, varie erbe amare e aromatiche). “L'innovazione è stata sempre un punto di forza della nostra azienda, è nel nostro Dna. Senza questa spinta creativa non sarebbe mai nato il Vecchio Amaro del Capo”.
Nel solco della secolare tradizione il Gruppo Caffo 1915 ha acquisito nelle scorse settimane lo storico marchio dell’amaro Petrus Boonekamp., il più antico tra gli amari in commercio (1777), sicuramente il padre di tutti gli amari. L’operazione è parte di un più ampio progetto di crescita per linee esterne, diversificazione e di internazionalizzazione del gruppo. Il Gruppo diventa così sempre più protagonista anche in Europa: Petrus Boonekamp., nato in Olanda, per le sue caratteristiche organolettiche, fa parte di una categoria di amari molto apprezzati in Germania e in generale in tutto il nord Europa. “Siamo orgogliosi di aver supportato una realtà brillante e in forte crescita come Caffo in questa importante acquisizione in ambito internazionale”, ha dichiarato Andrea Scarsi, responsabile delle attività di Mid-Cap Advisory in Equita. “Con questa operazione Equita conferma ulteriormente la propria capacità di supportare le eccellenze italiane, sia private sia quotate, nei loro percorsi di crescita e di creazione di valore nel medio e lungo periodo”.
Il piano di rilancio di Petrus prevede la riorganizzazione e il potenziamento della presenza dell’amaro all’estero, partendo dai mercati più interessanti come il nord Europa, in particolare l’Olanda, Paese d’origine di Petrus, e i Paesi vicini come il Benelux e la Germania, storicamente interessati al consumo di questa tipologia di amari. Vista poi l’emergenza sanitaria che il nostro Paese sta attraversando, la Caffo ha messo a punto ALCOSPRAY, una preparazione alcolica in grado di sanitizzare le introvabili mascherine, rendendole di fatto, riutilizzabili. A differenza di altri disinfettanti, la preparazione è idonea al trattamento sanificante dei dispositivi di protezione individuale, avendo le caratteristiche indicate dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico dell’Agenzia Industrie Difesa. Si tratta di una soluzione idroalcolica al 70% (Alcool a 70°) in erogatore spray ecologico o altro dispenser che possa permettere una spruzzatura della soluzione uniforme e senza dispersione. Le prime mille bottiglie sono state donate all’Azienda Sanitaria provinciale di Vibo Valentia.
Gruppo Caffo 1915 mette a segno un altro importante risultato: Ferro China Bisleri storico marchio vivo nei ricordi per essere il vero amaro “aperitivo” corroborante che un tempo veniva prescritto come cura per l'inappetenza e come rimedio durante le epidemie, torna ad essere italiano.
DISTILLERIA F.LLI CAFFO Srl
Via Matteotti 11, 89844 Limbadi (VV) Italy
Tel. +39 0963 85025, info@caffo.com
www.caffo.com
CONOSCERE TROPEA
Tropea, rinomata nel mondo per essere la patria della Cipolla Rossa Igp, è un comune della Calabria in provincia di Vibo Valentia. La sua morfologia è particolare; si divide infatti in due parti: la parte superiore, dove si trova la maggior parte della popolazione e dove si svolge la vita quotidiana del paese, e una parte inferiore (chiamata "Marina"), che si trova a ridosso del mare e del porto di Tropea. La leggenda vuole che il fondatore sia stato Ercole quando, di ritorno dalle Colonne d'Ercole (attuale Gibilterra), si fermò sulle coste del Sud Italia. Nelle zone limitrofe sono state rinvenute tombe di origine magno-greca.
CONOSCERE LA CALABRIA
La Calabria è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia meridionale con 1.935.414 abitanti e con capoluogo Catanzaro. Le altre province sono: Cosenza, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone. Confina a nord con la Basilicata e a sud-ovest un braccio di mare la separa dalla Sicilia ed è bagnata a est dal mar Ionio e ad ovest dal mar Tirreno. Il nome Calabria designava in origine il Salento (i cui abitanti erano chiamati Sallentini e Calabri) inserito nella regione augustea Regio II Apulia et Calabria (l'attuale Puglia) mentre l'odierna Calabria era detta Brutium ed insieme all'attuale Basilicata costituiva la Regio III Lucania et Bruttii.
La principale risorsa turistica calabrese è il mare, con una lunghissima costa affacciata su tre mari (Tirreno, Ionio e Stretto di Messina), una particolare ricchezza della fauna ittica, in un paesaggio che alterna spiagge e scogliere. Lo scarso sviluppo industriale e l'assenza di grandi città sulla gran parte del territorio ha permesso di preservare per lungo tempo il mare incontaminato, e la Calabria è tuttora considerata un "paradiso naturalistico".
Il turismo montano si sviluppa soprattutto nella Sila, sull'Aspromonte e sul Pollino, dichiarati Parchi Nazionali. Si dispongono di infrastrutture per gli sport invernali, soprattutto nei centri di Camigliatello, Lorica, Gambarie e Zomaro. Altre località montane discretamente famose sono Monte Poro e Monte Sant'Elia, dal quale si può godere di una magnifica vista sulla Costa Tirrenica. Vi sono anche i luoghi delle Serre Calabresi, come Serra San Bruno che si distingue per la presenza della Certosa di Serra San Bruno fondata da Bruno di Colonia nel 1091, che attrae milioni di turisti ogni anno.