di Daniela Guaiti
«Nasce tutto dalla passione, quella dei miei genitori, che hanno deciso di investire nella terra». Investire non solo denaro, ma anche e soprattutto risorse, tempo, fatica, studio: una passione vera, che Alice Prandi ha ereditato da mamma e papà e che accende le parole con cui racconta come il miele Gocce di Luce di Casa del Sole, a San Polo d'Enza (RE), arriva nei vasetti. Mamma Fulvia ha un sorriso che secondo Alice è l'ingrediente segreto del miele. Lei per passione è diventata apicoltrice. "Mamma e papà hanno voluto ripiantare alberi in un terreno che era stato disboscato per lasciare spazio alle colture industriali".
"Veri amanti della natura, volevano fare qualcosa che creasse biodiversità. Così 12 anni fa hanno iniziato questa avventura". "Mamma ha studiato, tanto, per diventare apicoltrice, si è specializzata, e poi ha lavorato sul prodotto: ci sono voluti 10 anni perché il primo vasetto di miele potesse essere messo in vendita". Tanto tempo: tempo che è, insieme alla passione, uno dei valori fondanti di un'azienda che vuole rispettare a tuttotondo la natura e i suoi ritmi, senza metterle fretta, senza imporre la frenesia dell'uomo, per ottenere prodotti che nella lentezza trovano la cifra della loro bontà.
"Abbiamo scelto api di razza Ligustica. Una razza italiana che ha una caratteristica: non sopporta inquinamento e pesticidi. Se si posano su un fiore inquinato, queste api muoiono, non fanno più ritorno alla casetta". "Questo dà una garanzia totale sulla qualità e la purezza del miele. Per questo il nostro miele proviene interamente dalla nostra tenuta, dove non applichiamo metodi di lavorazione intensivi". "Niente antibiotici, niente trattamenti chimici: i nostri decespugliatori sono gli asini che pascolano nei campi, tenendo l'erba tagliata ma senza spaventare le api con rumori e vibrazioni".
Un'attenzione totale, che si estende a ogni passaggio: "Facciamo tutto a mano, in modo da avere un controllo completo della filiera". "Perfino le etichette vengono attaccate a mano. Quella di non affrettare i tempi è una scelta precisa: non usiamo soffiatori per togliere le api dal melario, per non stressare le api; filtriamo il miele 4 volte e non mescoliamo mieli di tipo diverso". "Inoltre non sottoponiamo il miele ad alcun tipo di trattamento termico, nemmeno a quelli consentiti per legge e che non vanno indicati in etichetta, ma che comunque ne altererebbero le proprietà".
"Non blocchiamo in nessun modo nemmeno il processo di cristallizzazione che è sintomo di prodotto ottenuto nel modo corretto". Ne deriva la qualità suprema del miele Gocce di Luce, frutto di un rispetto totale per la natura: "Le nostre terre – continua Alice – raccolgono oltre 200 essenze floreali italiane; non solo, ma abbiamo anche un'area di tutela degli insetti impollinatori, dove alle api si affiancano altri esemplari, come i bombi, che creano biodiversità".
Di tiglio, fresco e mentolato, di fiori, vellutato e balsamico, di melata, caldo e ambrato, o di acacia, luminoso e fruttato, il miele Gocce di Luce racchiude l'essenza di Casa del Sole, ma non è l'unico prodotto proposto: "Abbiamo scelto di distribuire altre specialità che riflettessero i nostri valori, con l'aiuto di tecnologi alimentari". "Abbiamo selezionato un Parmigiano Reggiano stagionato 36 mesi, proveniente da mucche che pascolano su prati centenari, custodi cioè di una biodiversità intatta".
"Anche un Lambrusco ottenuto dal vitigno Picol Ross, antico e radicato nel nostro territorio; una farina macinata a pietra da grani antichi che magari hanno una resa più bassa, ma che non si ammalano e non richiedono l'uso di sostanze chimiche; e ultimo arrivato un aceto balsamico eccezionale". A guidare le scelte, ancora, la passione e la voglia di portare in tavola cose buone, nel rispetto della natura.
TENTUA CASA DEL SOLE
Via Conti, 7, 42020 San Polo d'Enza (RE)
Tel. +39 0522 874720
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CONOSCERE SAN POLO D'ENZA
Comune situato in area matildica in parte in pianura padana ed in parte sui primi rilievi appenninici, sulle rive del torrente Enza e a 16 km di distanza da Reggio Emilia. Rilevante punto di raccordo tra il territorio Reggiano e quello Parmense e crocevia tra la Pianura padana e gli Appennini. Confina con i comuni di: Traversetolo, Canossa, Bibbiano, Quattro Castella, Vezzano sul Crostolo e Montecchio Emilia. Ha quattro frazioni: Barcaccia, Grassano, Borsea e Pontenovo. L'area in cui sorge San Polo fu abitata fin dall'antichità dagli Etruschi, che fondarono l'insediamento di Servirola, posto a circa un km a nord dal centro abitato e che conobbe la massima fioritura tra il tardo VII e la prima metà del IV secolo a.C. Ad epoca etrusca gli storici fanno risalire anche l'origine del borgo, del V secolo a.C. L'antico nome di San Polo, "Plebs de Caviliano", fu citato per la prima volta in un documento dell'Imperatore del Sacro Romano Impero, Ottone II, risalente al 14 ottobre del 980.
Nel 1070 passò dalle mani della Chiesa di Reggio Emilia al dominio del duca di Toscana Bonifacio III di Canossa, poi ai Visconti, agli Estensi e, nel 1633 ai Gherardini di Montagliari sino all'eliminazione dei diritti feudali con il regime napoleonico. Del passaggio dei Gherardini, che hanno governato per il numero maggiore di anni, le testimonianze storiche sono ampie (si deve a loro anche la costruzione della rocca nell'attuale configurazione e la torre dell'orologio). Lo stesso marchese Gian Francesco Gherardini venne chiamato per breve tempo a fare il primo cittadino della città al momento dell'unità d'Italia (il loro stemma è l'unico assente dal blasone cittadino). L'elemento architettonico più significativo di questi tempi è rappresentato dall'antica Rocca, che ospita ora la sede del Municipio e un museo dell'ANPI, dedicato alla memoria di «Salvo d'Acquisto».
Fino al 1955 il suo nome ufficiale fu "San Polo d'Enza in Caviano": l'etimologia deriva da San Polo, santo devoto a cui fu dedicata una cappella, e dal torrente Enza, appenninico affluente del Po che ne lambisce i confini. La Rocca si innalza sovrastando il borgo da un ingresso medievale. È perfettamente conservato il quattrocentesco torrione, anche chiamato Torre dell'Orologio, che rappresenta l'ingresso al castello al quale si accedeva attraverso due porte ad arco acuto, una maggiore per i carriaggi e una minore per i pedoni.Entrambe erano protette da un profondo fossato e da un ponte levatoio su cui passò l'imperatore Enrico IV, nell'ottobre del 1092 prima dello scontro con le truppe della contessa Matilde di Canossa. Fu edificata all'interno della Rocca, una cappella dedicata a S. Paolo, che diede poi il nome al "Castrum Sancti Pauli". E dinnanzi ad essa sorge la chiesa parrocchiale del Castello, all'interno della quale si può ammirare un bel dipinto cinquecentesco opera di Niccolò dell'Abate e raffigurante l'Adorazione dei Magi.
Nella sala degli affreschi del castello, è conservato l'antico gonfalone del comune, simbolo della municipalità sampolese fin dall'Ottocento, che riporta l'immagine del Santo, del paese ai piedi delle colline e gli stemmi delle famiglie che hanno governato San Polo. Numerosi sono i monumenti che ricordano la resistenza partigiana: in particolar modo, il monumento ai Caduti in via XXIV Maggio e l'opera di Graziano Pompili: Il Gigante Abbattuto, inaugurata nel 40º anniversario della Liberazione, a memoria della liberazione dal nazifascismo di San Polo, avvenuta il 10 aprile 1945. Dentro le mura del paese si svolgono un'annuale rievocazione storica, "Dopo Matilde", e un fiorente mercato settimanale dove vengono venduti prodotti artigianali ed alimentari tipici: il Parmigiano-Reggiano, il lambrusco, l'erbazzone e il salame felino.
DOVE DORMIRE
Tenuta Venturini Baldini
Roncolo 1888 è il resort della Tenuta Venturini Baldini, una meta per tutti quei visitatori che fanno capolino in Emilia, e una piacevole tappa in cui coesistono gradevoli aspetti enogastronomici, storici, culturali e paesaggistici. La nostra tenuta, oltre a far parte di uno splendido scenario naturalistico, si arricchisce del patrimonio storico di cui fa parte. Costruita su fondamenta matildiche, l’attuale Villa Manodori, risale agli inizi del ‘500, ed ancor oggi rievoca gli antichi fasti delle nobili famiglie cui fu dimora nel tempo, dai marchesi Fontanelli, ai conti Galliani, i conti Ancini, ed infine nell’800 residenza dei Marchesi Manodori.
Indirizzo: Via Filippo Turati, 42, 42020 Roncolo RE
Telefono: 0522 249011
Sito: https://venturinibaldini.it/
Distanza da San Polo d’Enza 8,2 Km.
B&B Villa Albarelli
Villa ALBARELLI è un Bed & Breakfast realizzato in una elegante e storica villa di charme situata nella collina emiliana, a San Polo d’Enza, tra le province di Parma e Reggio Emilia.
A pochi chilometri del Castello di Canossa, la nostra struttura rappresenta la soluzione ideale per soggiorni d’affari e di relax in un luogo immerso nel verde, in un territorio ricco di storia, arte e cultura. La villa è stata recentemente ristrutturata con rispetto dello stile liberty originale della casa, e le stanze sono tutte arredate con cura e raffinatezza. Ogni camera, elegante ed accogliente, dispone di bagno privato fornito di morbidi asciugamani, set di cortesia completo di ciabattine, asciugacapelli, climatizzatore e pompa di calore, TV LCD con decoder satellitare, WI-FI gratuito in tutta la struttura.
Indirizzo: Via de Gasperi, 35, 42020 San Polo d’Enza RE
Telefono: 0522 874570
Sito: www.villa-albarelli.it
Distanza da San Polo d’Enza 800 metri
Oinoe Società Agricola
La città del vino è situata sulle prime colline Parmensi (Guardasone di Traversetolo), un territorio tanto predisposto alle eccellenze alimentari da godere dell’appellativo di “Food Valley”. La struttura contiene tre camere matrimoniali eleganti, contemporanee, climatizzate e dotate di pavimenti in parquet, di un minibar gratuito, di una TV a schermo piatto 32′, di un bagno con doccia con getto a pioggia e con idromassaggio, set di cortesia, asciugacapelli, biancheria, bollitore elettrico, cassaforte e armadio. Colazione in camera e angolo caffetteria e tisaneria.
Indirizzo: Str. Dei Ronconi, 23, 43029 Traversetolo PR
Telefono: 0521 842680
Sito: www.oinoevini.it
Distanza da San Polo d’Enza 4 Km.
DOVE MANGIARE
Ristorante Colibrì
L’eccellenza e la peculiarità di questo ristorante è nell’attenzione e nella cura della tradizione , sin nei minimi particolari. Ogni portata, ogni piatto ha un suo significato, sempre e solo legato alla tradizione parmense. Non sono soltanto i due prodotti mondiali ( il meraviglioso prosciutto e l’immenso Parmigiano Reggiano) a farla da padroni. Qui puoi assaggiare la torta “erbazzone”, i tortelli di zucca, come da antica tradizione di Parma, qui il salame è solo Felino. Qui le torte finali e i dolci sono secondo antica ricetta. Qui la frase “ come faceva mia nonna “ si concretizza in un paradiso di sapori antichi. E parliamo di una delle zone più importanti e famose nel Mondo. La cucina italiana ha bisogno di questi luoghi, dove contano solo la tradizione e la fedeltà alle antiche ricette del territorio.
Indirizzo: Via Rotoli, 18, 43029 Traversetolo PR
Telefono: 0521 842585
Distanza da San polo d’Enza 4,6 Km
Ristorante Maddalena
L’albergo ristorante ‘La Maddalena’ sorge al centro di una concentrazione di bellezze naturali e storiche, ed è facilmente raggiungibile da ognuna di esse. Saper coniugare la tradizione di sessant’anni di attività con la necessità del continuo rinnovamento, la calorosa atmosfera della conduzione familiare con riconosciute doti di professionalità e cortesia sono gli ingredienti che da sempre caratterizzano il nostro locale.
Indirizzo: Via Louis Pasteur, 5, 42020 Quattro Castella RE
Telefono: 0522 887135
Sito: www.albergolamaddalena.it
Distanza da San Polo d’Enza 5,6 Km.
Trattoria Capelli
A Rivalta, nel comune di Lesignano dè Bagni, situata sulle colline tra Langhirano e Traversetolo, ovvero tra le zone tipiche della produzione del rinomato Prosciutto di Parma, si trova l'antica "Trattoria Capelli", antica perché è sempre esistita, fiera rappresentante della gastronomia tipica locale. Rinomata per la generosa e cordiale ospitalità, la Trattoria Capelli, che da diverse generazioni costituisce un riferimento apprezzato nel mondo del buon gusto e delle più sane e semplici tradizioni culinarie, vi accoglierà in modo familiare nella sua stupenda cornice collinare e con la sua caratteristica ubicazione posta all'interno della omonima ed attiva Azienda Agricola "Corte Capelli" vi ospiterà in ambienti rustici, confortevoli e dal decoro sobrio e caldo. Citazione particolare anche per la fornitissima cantina dove, in ambienti diversi, trovano dimora sia i rinomati salumi, a riposo fino alla giusta maturazione, sia una accurata e importante selezione di vini la cui scelta è rivolta non solo ai migliori vini
Indirizzo: Via Fossola, 10, 43037 Lesignano De' bagni PR
Telefono: 0521 350122
Sito: www.trattoriacapelli.it
Distanza da San Polo d’Enza 10,9 Km.
CONOSCERE L'EMILIA ROMAGNA
L'Emilia-Romagna è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia nord-orientale con 4 459 477 abitanti. Prefigurata nel 1948, venne istituita ufficialmente il 7 giugno 1970 e ha come capoluogo la città metropolitana di Bologna. Confina a nord con Lombardia e Veneto, a ovest ancora con la Lombardia e con il Piemonte, a sud con Liguria, Toscana, Marche e la Repubblica di San Marino. A est è bagnata dal Mare Adriatico. L'Emilia-Romagna è composta dall'unione di due regioni storiche e geografiche: l'Emilia, che comprende le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e la maggior parte della Città metropolitana di Bologna.
La Romagna, che comprende le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e i comuni della Città metropolitana di Bologna situati a est del torrente Sillaro (Dozza, Imola, Mordano, Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice, Castel del Rio). L'Emilia-Romagna comprende due realtà storico-geografiche distinte: l'Emilia e la Romagna, che corrispondono rispettivamente all'antica area Ducale longobarda e all'antica area Bizantina e poi Pontificia. In effetti, tutta la Pianura Padana ha avuto il nome di Longobardia (o Lombardia) per più di 1.200 anni, come riporta l’esempio della città di Reggio Emilia chiamata "Reggio di Lombardia" fino all'Unità d'Italia. I territori della regione padana hanno avuto vicissitudini e destini intrecciati a partire dall'insediamento gallico (Gallia Cisalpina) e successiva conquista romana (come provincia senatoria) fino alla fine del Regno Longobardo.
Fu solo a partire dal IX secolo che le cose cominciarono a cambiare: la Romagna divenne soggetta al dominio teocratico papale mentre l'Emilia all'autorità comunale e ducale. Da quel periodo in poi le due aree, così come tutta la Pianura Padana, furono teatro per secoli di guerre sanguinose tra fazioni filo-papali (Guelfi) e filo-imperiali (Ghibellini). Dopo il breve periodo napoleonico della Repubblica Cisalpina i Ducati esistettero fino all'Unità d'Italia, quando l'autorità Ducale fu sostituita con quella del nuovo Re. Parallelamente il territorio pontificio della Romagna fu tolto al Papa. Emilia e Romagna entrarono infine a far parte del nuovo Stato Italiano simultaneamente, per volere dell'allora dittatore Carlo Farini che le unificò al Regno di Sardegna, poi Regno d'Italia, il 30 novembre 1859.