Riceviamo da Ufficio Stampa Marte Comunicazione e volentieri pubblichiamo.
Ancora in crescita l’interesse del pubblico attorno alla storia e le storie del pregiato condimento, che con i suoi numeri da record rappresenta uno dei più significativi rappresentanti del Made in Italy agroalimentare nel mondo
Sarà una domenica speciale, in compagnia dell’Aceto Balsamico di Modena DOP ed IGP, quella del prossimo 24 settembre in provincia di Modena. In oltre 30 luoghi di produzione del pregiato condimento infatti, andrà in scena l’edizione 2024 di Acetaie Aperte, l’evento organizzato da Le Terre del Balsamico, che unisce i Consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. Una giornata che, attraverso percorsi degustativi, visite guidate ai luoghi di produzione e tante iniziative collaterali, porterà i visitatori a conoscere più da vicino i segreti dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e Tradizionale di Modena DOP tra i più significativi rappresentanti del Made in Italy agroalimentare italiano nel mondo, che si posiziona inoltre stabilmente nella top five delle specialità alimentari DOP e IGP italiane.
Nel 2021 l’Aceto Balsamico di Modena IGP ha raggiunto il suo record storico di produzione, con oltre 100 milioni di litri e un miliardo di euro di valore al consumo con una quota export del 92% in oltre 130 Paesi di tutto il mondo; tra gli altri numeri del comparto dell’Aceto Balsamico di Modena, 2400 aziende agricole certificate, con una superficie vitata di oltre 14.000 ettari, 92 produttori di mosto e aceto di vino e 61 acetaie.
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP – la cui produzione per le proprie caratteristiche produttive è storicamente più contenuta – ha raggiunto quota 15 mila litri ed una stima del giro d’affari di circa 5 milioni di euro, con una quota export del 70% circa in particolare verso USA, Francia, Germania, Giappone. Attualmente i produttori sono circa 220, che nel 2022 hanno portato l’offerta a 145 mila bottigliette, di cui 100mila di prodotto invecchiato 12 anni e 45mila di prodotto invecchiato almeno 25 anni.
Incuriositi anche da tali numeri e dalla possibilità di conoscere da vicini due prodotti così unici, nel corso degli ultimi anni sono stati sempre di più i food lovers e le famiglie ospiti delle acetaie in questa giornata dedicata alla promozione e divulgazione del prodotto tipico modenese, che anche nel 2023 ripropone la formula tradizionale, con l’intento di coinvolgere in un viaggio sensoriale a 360 gradi, visitatori di ogni età e tipologia. L’unico strumento necessario per vivere al meglio la giornata è un paio di scarpe comode per esplorare il processo produttivo dalla vigna ai locali di invecchiamento, ma anche, tra gli altri, parchi, fattorie didattiche ed un orto botanico affacciato sulla valle del Panaro.
L’elenco con le informazioni dettagliate su programmi, modalità di accesso ed indirizzi delle singole acetaie sono disponibili al sito www.acetaieaperte.com. Al fine di garantire una migliore fruizione della visita, per alcune acetaie è richiesta la prenotazione.