di Anton Giulio Onofri
Questa non sarà una recensione, ma un Inno di Lode. Anzi, il primo capitolo di un Inno di Lode, perché fermatomi a pranzo dietro suggerimento di amici intenditori e innamorati della buona cucina, ho potuto assaggiare soltanto un parte dell’abbondante carrellata di pietanze servita da Berardino Lombardo alla sua affezionata clientela, che in viaggio da o verso Sud non vede l’ora di imboccare l’uscita di Caianello dell’A1 e in pochi minuti raggiungere quel bucolico tempio del sapore che è l’Agriturismo ‘Il Contadino’, a breve distanza da dove nel 1860 Garibaldi consegnò il Meridione nelle mani di Vittorio Emanuele II, unendo di fatto e finalmente l’Italia in un unico Paese.
Primo di una serie di almeno tre capitoli, credo, perché per motivi di tempo e di spazio (avrei dovuto guidare ancora per molte ore e il mio stomaco ha dei limiti naturali di contenuto) ho dovuto interrompere dopo gli antipasti. La cronaca che segue, pertanto, si limiterà a registrare lo stupore e la gioia al palato scatenati da quanto ho assaporato sotto l’aulica incannucciata di un pergolato ombroso in un caldo giorno d’estate, in attesa di tornare a più riprese e gustare il resto di tanta abbondanza felice, che a leggere in giro promette emozioni anche più sconvolgenti.
Per ‘aprire la pancia’, come dicevano i nostri nonni contadini cui fa riferimento ogni gesto e pensiero della filosofia di Berardino e del suo staff, non c’è niente di meglio che un’Insalata ai quattro pomodori, con un grande pomo di Sorrento al centro, e a corredo quattro spicchi di Sanmarzano, e spicchietti di Camone e di pomodorino giallo del Vesuvio; a seguire, una vetta assoluta, invenzione del padrone di casa, la Stringata di pancetta, lardo e lonza di maiale nero, un tripudio di sapori e vellutata morbidezza. Un Cascione alla parmigiana servito con un Peperone gratinato, dove la materia e il colore degli ingredienti ricordavano certa pittura scura e sugnosa della scuola napoletana fiorita dopo Caravaggio.
Ancora un’Insalata, di quelle che ormai a leggerle in menù si saltano a pié pari per via dell’inflazionatissimo e spesso insipientissimo farro, qui invece di fragranza insolita ed esaltata da minute verdurine dell’orto; un altro capolavoro assoluto, un tòcco di soffice e spessa Frittata di zucchine, cipolla e menta, dove l’uovo, al contatto, ne sprigiona tutti gli aromi e i profumi; non contento, Berardino mi ha poi stupito con gli effetti speciali di una seconda vetta che da sola meriterebbe il viaggio: una Panzanella, prodigiosa per sostanza e fusione col pan bagnato di pomodoro, aglio e basilico spruzzati dell’olio di olive premute poco lontano.
Raggiunta la massima capienza corporale, Friarielli indimenticabili come ultimo antipasto, per poi concludere con delle Linguine al Pesto Mediterraneo, pot-pourri di basilico, cipolla, aglio, peperoncino, acciughe, olive, capperi, datterini a crudo, mandorle, pinoli, pistacchi e noci… Ad accompagnare il necessario caffè, una tacchetta di Crostata alle amarene. Dopo l’estasi, io di nuovo in viaggio, e Berardino a rigenerarsi con un idromassaggio in piscina, per affrontare adeguatamente la culinaria Sinfonia serale…
Agriturismo Il Contadino
Via Starze, 159
81059 Caianello (CE)
Tel. +39 0823 922043