di Giampietro Comolli
Non facciamoci confondere dall’uso del termine Basso Monferrato, usato per differenziarsi dall’altro o Alto Monferrato più a est di Asti, a sud di Alessandria fino al confine con la Liguria e le Langhe. Il Monferrato a nord comprende un diversificato quadrilatero, a sud del fiume Po, che tocca Casale, Pomaro, Fubine, Moncalvo , Serralunga, Gabiano, Altavilla, Vignale….. borghi di origine medioevale, con castello o rocca, a presidiare quel terreno che le legioni romane per prime chiamarono “mons-ferax”, colli fertili, anche isolati dalle grandi vie di comunicazione, da preservare e tutelare. Territorio collinare oggi ricco di vigneti importanti, coltivazioni e prodotti alimentare che tengo alto il vessillo piemontese, noto per le numerose e famose cantine scavate nel tufo-calcareo del suolo, stabile e duro, che caratterizzano tutta l’area centrale.
Gli “infernot”, così chiamati, sono storici avelli o ipogei, scavati a mano nella pietra dei cantoni così detta , che facevano maturare e stagionare i prodotti di pregio, a iniziare dal vino, oggi patrimonio Unesco. Appena a sud, verso Asti, il borgo di Castagnole, evidentemente una volta terra importante per i castagni, è segnato da importanti pievi , chiese, palazzi barocco fi fine Medioevo e Rinascimento. Fra Grana e Montemagno, a Castagnole ha sede l’azienda Montalbera, un tempo un colle totalmente alberato, oggi vitato, con attenzione e misura, privilegiando un vitigno autoctono molto particolare come il Ruchè (cui è dedicata la più grande meridiana al mondo) e puntando molto sul Grignolino, oltre al Nebbiolo. 160 ettari e massima tecnologia e attenzione al rispetto delle caratteristiche dell’uva nella cantina di Castagnole, dove è possibile prenotare un excursus vite-vino unico.
Una seconda azienda è a Castiglione Tinella in Langa, di 15 ettari, dove si coltiva Moscato, Chardonnay e Pinot Nero. Azienda dalla doppia visione enologica. A Castagnole i vini sono soprattutto rossi, di ampio e valido interesse la Barbera Doc solo acciaio e il Rosso Doc Piemonte, fra le selezioni la scelta cade sull’etichetta Limpronta, ottenuto da uve Ruchè con un 10% di Barbera d’Asti, in vigne allevate a guyot , affinamento in botticelle di rovere per un anno a seconda dell’annata, nessuna stabilizzazione, lungo affinamento in bottiglia in cantina. Abito rubino brillante con vene e riflessi granati, intensi e raffinati profumi di petali di rosa secchi e maturi. In bocca ricorda il frutto rosso di more e nero mirtilli e acai appassite misto a una speziatura di pepe e sambuco, impreziosisce un buon corpo, delicato e raffinato suadente con un finale pieno che invoglia.
@amemipiacecon tagliolini dei norcini e tartufo nero oppure cacciatora di coniglio alla novarese con verdure fresche oppure un arrosto di anatra oppure anche con un caciucco vero alla versigliese.
Agricola Montalbera
Via Montalbera 1, 14030 Castagnole Monferrato (AT)
Tel. +39 0141292125 /+39 3387356001
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