di Giampietro Comolli
La val d’Orcia è patrimonio mondiale Unesco perché territorio plasmato nel rispetto naturale e governato dall’influsso architettonico del Rinascimento, diventando “paesaggio rinascimentale” o “rinascimento paesaggistico” della valle. Gioielli ambientali di uliveti e vigne, non intensive, ben curate intercalate da fattorie-casali che segnano i colli. Terra di grandi oli Evo e di ottimi vini legati al vitigno principe toscano, il Sangiovese, ma con alcuni “tocchi” artistici che caratterizzano ogni vino. Orcia, intesa come val d’Orcia, è una Doc di soli 20 anni, identificata dall’area collinare fra le Crete Senesi e il Monte Amiata, fra Siena e Grosseto, patria di grandi vini rossi italiani, proprio solcata dall’antica strada medioevale dei pellegrini verso Roma denominata Via Francigena Romea. Il territorio Doc si estende dalle terre di Buonconvento a Sarteano, da Pienza a San Quirico, da Chianciano a Montalcino, da Torrita a Trequanda, da san Giovanni d’Asso a san Casciano Bagni.
Valle ampia e aperta, una varietà geopedologica che esprime personalità individuali e diversità di caratteri, solcata dalle brezze notturne derivanti dalle crete senesi allungano la maturazione delle uve favorendo il contenuto acidico delle uve e quindi una longevità dei vini Doc. 400 ettari, 60 produttori, una trentina gli imbottigliatori, 200.000 bottiglie totali. Fattoria del Colle dei Cinelli Colombini Gardini, a Trequanda, è una cantina e anche agriturismo relais di campagna, è una fattoria-borgo cinquecentesco con diverse attività di degustazione, di formazione in cucina, di villeggiatura nel sud del Chianti, fra la zona di Montepulciano e Montalcino, fra Nobile e Brunello, al centro della val d’Orcia. Azienda agricola di 336 ettari di cui 17 a vigneto, tutti nella denominazione Orcia Doc, posta fra 350-400 mslm, valle ampia solcata dalle brezze notturne delle crete senesi.
In regime di agricoltura viticola biologica, coltiva vigne di Sangiovese in prevalenza, Merlot, Traminer e il Foglia Tonda (un antico vitigno di Sangiovese, varietà naturale, abbandonata da oltre 100 anni a favore di altre cultivar) qui valorizzato. Produce poche etichette: il Rosa di Tetto Igt Toscana rosato, il Leone Rosso Doc Orcia, il Chianti Docg Superiore, il Cenerentola Doc Orcia. Il Drago e le otto Colombe, Igt Toscana rosso, millesimo 2015, etichetta recente, è ottenuto in vigne con coltura biologica, da un uvaggio di Sangiovese, Merlot e massimo 20% di Sagrantino, lento governo classico toscano. Abito brillante rosso rubino con nuances granate luminose. Spettro olfattivo misurato e diretto di erba officinale, fieno e frutti rossi maturi. Sorso fruttato primario, delicata trama di pietra e cardamomo, raffinato piccante gusto sapido speziato armonicamente legati a un elegante soffio di vaniglia con finale di tannini morbidi freschi e piacevole rusticità fenolica del frutto.
@amemipiacecon® tagliolini all’uovo con sugo di cinghiale e funghi oppure con lasagne emiliane al ragù misto con passata di pomodoro e schegge di Grana Padano stagionato oppure costata di bue o fiorentina con l’osso al sangue con fagiolata di borlotti oppure tagliere di formaggio pecorino molto stagionato oppure con un piatto di capriolo in salmì e contorno di verzette ripiene.
Fattoria del Colle di Donatella Cinelli Colombini Gardini
Località Colle, 53020 Trequanda (SI)
Tel. +390577 662108
info@cinellicolombini.it
www.cinellicolombini.it